Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), [...] anche per l'instabile situazione creatasi in Boemia. Convinse l'antipapa Giovanni XXIII a convocare il concilio a Costanza (1414) e fu fautore ), ai Hohenzollern e dell'elettorato di Sassonia-Wittenberg a Federico il Bellicoso della casa di Wettin. ...
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Casa editrice fondata a Modena da Nicola Z. (Modena 1819 - Bologna 1884) che, aperta nel 1843 una libreria, divenuta tra il 1848 e il 1859 luogo di incontro clandestino dei liberali, iniziò l’attività [...] (1931-49), poi da Ezio Della Mollica (1950-62) e da Giovanni Enriques (1962-90), negli anni Ottanta la Z. è entrata con successo è passata a Lorenzo Enriques, mentre il fratello Federico ha assunto le cariche di vicepresidente e direttore generale ...
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Figlio (Nyborg 1481 - Kalundborg 1559) del re Giovanni di Danimarca, cui succedette nel 1513, dopo essere stato viceré di Norvegia dal 1502 al 1512. Fu notevole per la sua attività riformatrice, a favore [...] , veniva imprigionato, sino alla morte, nonostante Lubecca combattesse per il suo ritorno al trono. Da Elisabetta d'Austria, sorella di Carlo V, ebbe Dorotea, poi moglie dell'elettore palatino Federico, e Cristina, duchessa di Milano e poi di Lorena. ...
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Architetto (Milano 1587 - ivi 1629), figlio di Giovanni Battista (Milano 1547 circa - ivi 1627), capomaestro dell'opera del duomo di Milano (1585-1614). Allievo di A. Bisnato, cui successe (1617) nella [...] carica di capomaestro del duomo, dal 1620 fu docente nell'Accademia ambrosiana. Prediletto dal card. Federico Borromeo, fu uno dei principali architetti milanesi del sec. 17º, rigorosamente classicista, in sintonia con gli austeri ideali della ...
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Pseudonimo dell'ebreo siciliano convertito Guglielmo Raimondo Moncada (n. Girgenti intorno alla metà del sec. 15º). Figlio di un rabbino arabo-spagnolo, si convertì al cattolicesimo poco prima del 1470. [...] Innocenzo VIII) e di Sisto IV, ed entrò in rapporto con Federico di Montefeltro duca di Urbino: per gli uni e per l'altro : durante questo periodo ebbe come alunno Giovanni Reuchlin. Chiamato nel 1486 da Giovanni Pico della Mirandola a Perugia, lo ...
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Secondogenito (Gerona 1356 - Barcellona 1410) di Pietro IV d'Aragona. Come duca di Montblanch, fu incaricato dal fratello Giovanni, re d'Aragona, di difendere gli interessi della corona in Sicilia. Nel [...] l'anno prima con Maria, erede, in quanto figlia di Federico III, della Sicilia. I tre esercitarono collegialmente il potere agendo come vicarî. Successo nel 1395 al fratello Giovanni, tentò dalla Sicilia di promuovere una grande politica ...
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Figlio illegittimo (m. 1271) di Michele I, fu spodestato nel 1215, alla morte del padre, dallo zio Teodoro, ma riuscì a recuperare il trono nel 1236. Ampliò il despotato con territorî della Tessaglia e [...] impadronendosi di Corfù, ma fu vinto da Giovanni III Vatatze nel tentativo di conquistare Tessalonica. Sconfitto di nuovo a vicinato con il regno svevo di Sicilia, durante i governi di Federico II e di Manfredi, cui diede in moglie una figlia, Elena ...
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Scultore (Nancy 1700 - Parigi 1759), figlio di Jacob-Sigisbert e fratello di Nicolas-Sébastien. Nel 1723 ebbe il premio di Roma per la scultura; durante il suo soggiorno a Roma riportò il premio nel concorso [...] poté eseguire); fece un bassorilievo per la cappella Corsini in S. Giovanni in Laterano, e per l'Accademia di S. Luca un busto Versailles, della Pesca e della Caccia donate da Luigi XV a Federico il Grande, che li collocò a Potsdam, di varî ritratti ...
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Ecclesiastico e diplomatico francese (Puy-en-Velay 1661 - Parigi 1741). Ambasciatore in Polonia, alla morte di Giovanni Sobieski riuscì a fare eleggere re Francesco Luigi di Borbone, principe di Conti [...] , l'Anti-Lucretius sive de Deo et Natura libri novem, pubblicato postumo nel 1745, nel quale confutava Lucrezio e soprattutto polemizzava con P. Bayle. La sua raccolta di marmi antichi, comprata da Federico il Grande, passò nelle raccolte berlinesi. ...
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Dinastia principesca, il cui nome deriva dal feudo di Aschersleben (lat. Ascania). Dal ceppo sassone, che aveva già nel sec. 10º possedimenti a Ballenstedt e nel Harz, derivarono gli A. dell'Anhalt; il [...] che si estinse nel 1319 con Waldemaro; a questa linea appartenevano Giovanni I (m. 1266) e Ottone III che nel 1237 fondarono d'oro del 1356, estintisi nel 1422 con Alberto III; i loro diritti passarono al margravio di Meissen Federico il Litigioso. ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...
presto4
prèsto4 (o prèste) s. m. – Adattamento del fr. ant. prestre (diventato poi prêtre), cui corrisponde in ital. prete; fu forma in uso anticamente, e poi anche ripetuta in secoli seguenti, soprattutto nella denominazione di prete Gianni...