BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] di Orsanmichele (1597-1602), il S. Matteo di Orvieto (1597-1600, Museo del duomo), tradotto in marmo dal Francavilla; la statua inginocchiata del cardinale diSiviglia ); Id., De Romeinse ervaring van Giovanni Bologna, in Bulletin de l'Institut ...
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FOGLIANI SFORZA D'ARAGONA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Piacenza il 3 ott. 1697 dal marchese Giuseppe e da Rosa Malvicini Fontana, ultima della sua casata, ambedue discendenti di nobili famiglie [...] lo portò alla conquista dei Regni di Napoli e di Sicilia. Egli fu tra i dodici gentiluomini di camera al seguito di Carlo quando questi, nel 1731, in seguito alla morte del duca Antonio Farnese e in virtù del trattato diSiviglia (1729), si recò in ...
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Trivio
Michele Rak
All'interno delle sette arti liberali, nel Medioevo furono dette arti del T. o, più brevemente, T. le tre arti della Grammatica, Retorica e Dialettica che, distinte dalle quattro [...] di Isidoro diSiviglia (sec. VI-VII) elencavano semplicemente le arti e se Cassiodoro non riprese la definizione di " quadruvium " di Economia e vita privata dei fiorentini nelle rilevazioni statistiche diGiovanni Villani, in " Arch. Stor. Ital. " ...
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Quirini, Giovanni
Gianfranco Folena
Il discorso intorno all'imitazione di D. e alla presenza della Commedia nelle scritture e nella memoria attiva dei suoi primi lettori, si apre col nome di un poeta [...] l'autore della Leandreide, probabilmente il veneziano Giovanni Girolamo Nadal (v.), fa dei poeti della sua città, per bocca di D. (IV VII 89 ss.), " 7 1 31, della biblioteca Capitolare diSiviglia, c. 39v di Niccolò de' Rossi, attribuito nella ...
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scolastica
Dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus. Il termine, in questa accezione sostantivata, ha la sua origine nel Rinascimento, e deriva dalla parola scholasticus, [...] sulle Etymologiae di Isidoro diSiviglia, mentre le poche opere di esegesi si fondano sui commenti di Ambrogio, Agostino e scientifici (Bernardo di Chartres, Teodorico di Chartres, Guglielmo di Conches, Bernardo Silvestre, Giovannidi Salisbury); è ...
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MARINUZZI, Giovanni detto Gino senior
Consuelo Giglio
– Nacque a Palermo il 24 marzo 1882 da Antonio, avvocato e senatore, e da Giuseppina Lucifòra.
Pochi giorni prima della sua nascita era partito da [...] battaglia di Legnano) e un Barbiere diSivigliadidi O. Respighi (febbraio 1935) al Don Giovannidi W.A. Mozart (aprile 1945). Riesumò subito l’Orfeo di C. Monteverdi, pur nella «libera interpretazione» di Respighi – per L’incoronazione di Poppea di ...
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TITTA, Ruffo Cafiero detto Titta Ruffo
Giancarlo Landini
– Nacque a Pisa il 9 giugno 1877, da Oreste Titta e da Amabile Sequenza, che vivevano al n. 19 di via Carraia.
La famiglia, proveniente da Gombitelli, [...] nel 1912, 1913, 1920, cantandovi Rigoletto, Amleto, Pagliacci, Cristoforo Colombo di Franchetti, Il barbiere diSiviglia, Don Giovanni, Pagliacci, Thaïs di Massenet, Andrea Chénier e l’Edipo re che Leoncavallo scrisse espressamente per lui; compì ...
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TACCHINARDI, Fanny
Paola Ciarlantini
TACCHINARDI, Fanny (Francesca Felicita Maria). – Nacque a Roma il 4 ottobre 1807, terzogenita (dopo Carolina e Ulisse) di Nicola, tenore, allora impegnato nel teatro [...] in Così fan tutte di Mozart, nonché Rosina nel Barbiere diSivigliadi Rossini, in cui prese l’uso di cantare, nell’aria della lezione, le variazioni della Malibran su Nel cor più non mi sento dalla Molinara diGiovanni Paisiello.
Soprattutto, dirime ...
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TAMAGNO, Francesco
(Innocenzo). –
Giancarlo Landini
Nacque a Torino, figlio di Carlo, oste, e di Margherita Protto, e fu battezzato in Ss. Simone e Giuda il 28 dicembre 1850. Ebbe quattordici fratelli, [...] , nel 1891 al Casinò di Nizza, al São Carlos di Lisbona, al Panaev di Mosca, nel 1892 al Real di Madrid, al Liceu di Barcellona, nel 1893 al Principal di Valencia, al San Fernando diSiviglia, nel 1894 alla Salle Garnier di Montecarlo, al Bol′soj ...
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BUONVISI, Martino
Michele Luzzati
Nacque a Lucca da Benedetto e da Filippa di Martino Cenami nel 1489. Avviato alla mercatura, nel 1510 era già a Bruges con il cugino Niccolò di Paolo Buonvisi: da Lucca [...] dopo pagava a Genova 920 ducati per conto di alcuni mercanti diSiviglia acquirenti di marmo, non dovrebbe appunto esser altro che divenuta nel 1529, forse per l'uscita del cugino Giovannidi Lorenzo Buonvisi, la "Martino Buonvisi, Andrea Sbarra e ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...