DE ANGELIS, Nazzareno
Bianca Maria Antolini
Nato a Roma il 17 nov. 1881, da Giovanni e da Clorinda Ovidi, fu fanciullo cantore dapprima presso la scuola di S. Salvatore in Lauro, e successivamente alla [...] ott. 1911, in V. Frajese, II, p. 54).
II D. diede inoltre interpretazioni di particolare spicco in Mosè eBarbiere diSivigliadi G. Rossini; Norma di V. Bellini; Favorita di G. Donizetti; Nabucco, Don Carlos, Forza del destino, Aida, Messa da requiem ...
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BONCI, Alessandro
Angelo Mattera
Nato a Cesena (Forlì) il 10 febbr. 1870, apprendista calzolaio, fu presentato da A. Dell'Amore a C. Pedrotti, direttore del liceo musicale di Pesaro, dove venne subito [...] M. Barrientos) opere del repertorio classico del tenore lirico-leggero: Don Pasquale,Elisir d'amore,La favorita,Don Giovannidi Mozart, Il barbiere diSivigliadi Rossini, ecc. In età più matura il B. affrontò, con non minore fortuna, anche ruoli più ...
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ALBONI, Maria Anna Marzia (detta Marietta)
Alfredo Bonaccorsi
Celebre contralto, nata a Città di Castello il 6 marzo 1826. Studiò prima con un certo Bagioli, insegnante di canto a Cesena, dove ella viveva, [...] nelle opere: Don Giovanni e Nozze di Figaro (nelle Nozze cantò con Henriette Sontag), Norma, Sonnambula, Profeta, Ugonotti (O. Meyerbeer aggiunse, negli Ugonotti,un'aria scritta per lei), Cenerentola, Semiramide, Barbiere diSiviglia (di Rossini). Ma ...
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Architetto (Colonia 1410 - Burgos prima del 1481). Tra i maggiori rappresentanti dell'architettura gotica spagnola. Trasferitosi a Burgos al seguito del cardinale Alonso de Cartagena, lavorò nella cattedrale [...] (m. Burgos 1511 ca.), esponente dello stile tardo gotico fiorito, proseguì l'opera del padre nella cattedrale di Burgos e nella certosa di Miraflores; lavorò alla cattedrale diSiviglia (1486-1502) e costruì il coro di S. Esteban a Valladolid (1502). ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] di Castiglia e León (1390-1406) cominciarono persecuzioni, uccisioni e conversioni forzate, e nel 1480 fu istituito a Siviglia Polonia fu per gli E. luogo di rifugio; le loro condizioni peggiorarono quando re Giovanni Alberto (1492-1501) li obbligò a ...
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Scrittore drammatico (Siviglia 1550 - ivi 1610). Autore di 14 tra commedie e tragedie, s'ispira al teatro umanistico traendo motivi e intrecci dalla tradizione italiana, per esempio in La muerte de Ayax, [...] e El infamador; in quest'ultima alcuni critici hanno voluto vedere l'antecedente del Don Giovanni. Precorse il teatro di Lope de Vega con alcuni drammi di carattere nazionale, Bernardo del Carpio, La muerte del rey don Sancho, Los siete infantes de ...
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Scultore (Firenze 1472 - Siviglia 1528). Allievo di Bertoldo diGiovanni, fu condiscepolo e rivale di Michelangelo (in una lite rimasta famosa gli ruppe il naso). Fu attivo (1492-1506) a Roma, in altre [...] , in Inghilterra dove, tra il 1511 e il 1522 (o 1525), realizzò nell'abbazia di Westminster le sue opere più note: la tomba di Margaret Beaufort e soprattutto quella di Enrico VII e della moglie. Trascorse gli ultimi anni in Spagna (S. Girolamo, S ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] personalità di retori: tra queste, Isidoro diSiviglia, che assegnò le figure di parola ai grammatici e quelle di pensiero ca.); Matteo di Vendôme, Goffredo di Vinesauf, Everardo di Béthun, Giovannidi Garlandia e l’Anonimo di Saint-Omer trattano ...
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Famiglia genovese, una delle quattro maggiori case di Genova. Guido, il primo ad assumere il soprannome di Spinola, fu più volte console del comune (1102-21); dai suoi figli Ansaldo e Oberto discesero [...] ligure. Tra gli ecclesiastici Ingone, arcivescovo di Genova (1299-1321), il beato Carlo (v.), Pietro, francescano, vescovo di Ajaccio dal 1698; e, dei tredici cardinali: Agostino (m. 1639), arcivescovo diSiviglia; Niccolò (m. 1735), nunzio in ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] lasciò la sua ultima grande eredità nelle opere di Boezio, Cassiodoro, Gregorio Magno, Isidoro diSiviglia. Il 7° e 8° sec. nel gusto letterario e nello studio di quell’eloquentia che Giovannidi Salisbury aveva rivendicato quale elemento essenziale ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...