GIOVANNI da Montecassino
Michela Becchis
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo monaco proveniente dall'abbazia di Montecassino, attivo come miniatore nella seconda metà del XIII secolo. [...] (la bella copia) e della Bibliothèque nationale diParigi. Infatti nel codice parigino sono presenti molte medica, così come non sono noti il luogo e l'anno di morte diGiovanni.
L'opera di G. è stata per lungo tempo considerarata mediocre, se non ...
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GIOVANNIdi Benedetto da Como
Micol Forti
Nacque in Lombardia intorno al terzo decennio del XV secolo.
La sua formazione di miniaturista si svolse in ambito lombardo e milanese, in un clima artistico [...] nel pieno XV secolo.
All'attività di G. è collegabile anche un altro Offiziolo (Parigi, Bibliothèque nationale, Fonds latin, de Montor (Toesca).
Si ignorano il luogo e la data di morte diGiovanni.
Fonti e Bibl.: K. von Manteuffel, Die Gemälde und ...
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GIOVANNI BATTISTA da Cassine
Maria Pia Donato
Nacque a Cassine, presso Alessandria, in data ignota nella seconda metà del XVII secolo.
Non si hanno notizie circa la sua famiglia, né si conosce la data [...] , intervenendo nel dibattito allora in corso e prendendo decisamente le parti dei geografi dell'Académie des sciences diParigi.
Nonostante la novità metodologica, G. incontrò tuttavia non poche difficoltà nel reperimento dei dati osservativi, e pur ...
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Giovannidi ser Buccio da Spoleto
Cesare Federico Goffis
Nato forse a Spoleto attorno al 1370, vivo ancora nel 1445. E nella storia poco più di un'ombra, ma ebbe il merito di dare diffusione e popolarità [...] - P. Thureau-Dangin, Un prédicateur populaire dans l'Italie de la Renaissance, Parigi 1896; P. Rossi, La " Lectura Dantis " nello studio senese: Giovanni da Spoleto maestro di rettorica e lettore della D.C., in Studi giuridici dedicati e offerti a F ...
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Giovanni della Rochelle (lat. Iohannes de Rupella) Filosofo (n. 1200 ca
m. 1245). Francescano, successe al suo maestro, Alessandro di Hales, nella cattedra dell’univ. diParigi, e ne continuò l’opera, [...] non avesse più luogo e l’intellectus agens si identificasse con lo stesso Dio illuminante (identificazione già implicita nella dottrina di Alessandro di Hales, ma respinta più tardi da s. Bonaventura). G. si scostò, invece, dal maestro e da tutta la ...
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Giovannidi Mirecourt (lat. Iohannes de Mirecuria)
Giovannidi Mirecourt
(lat. Iohannes de Mirecuria) Filosofo e teologo (sec. 14°). Monaco cistercense, fu detto, dal colore dell’abito, monachus albus; [...] 1344-45 (o forse 1345-46) commentava le Sentenze di Lombardo nell’univ. diParigi (ne restano due redazioni di cui più ampia e sicuramente autentica la prima). Seguace di Guglielmo di Occam e di Bradwardine, G. spinse all’estremo determinati motivi ...
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Giovannidi Montesono
Teologo (n. Monzón, Aragona - m. dopo il 1412). Domenicano, insegnò a Barcellona (1372) e Valencia (1383) e nel 1387 fu maestro di teologia a Parigi: nel suo insegnamento, che pretendeva [...] . Tra le sue opere si ricordano: Tractatus de conceptione B. Virginis; Tractatus brevis de electione papae (1389), a favore di Urbano VI e Bonifacio IX; Opus quod dicitur scopos 72 conclusionum ad peragrandam viam Ecclesiae a devio triviali ad papam ...
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Giovannidi Pouilly (lat. Iohannes de Polliaco)
Giovannidi Pouilly
(lat. Iohannes de Polliaco) Filosofo (m. dopo il 1322). Insegnò a Parigi dove nel 1295 fu magister artium, poi doctor theologiae. [...] , avversario dei templari, prese parte al processo contro di loro; lottò anche contro i privilegi degli ordini mendicanti (Quodlibeta e Quaestiones ordinariae) si mostra seguace di Goffredo di Fontaines, del quale era stato discepolo, pur mostrando ...
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Giovannidi Cornovaglia
Teologo (sec. 12°). Ebbe maestri, a Parigi e a Melun (fra il 1150 e il 1160), Pietro Lombardo e Roberto di Melun; combatté nell’Eulogium ad Alexandrum papam III quod Christus [...] sit aliquis homo il nichilismo cristologico (l’umanità di Cristo è un rivestimento del Verbo) del quale erano accusati alcuni suoi contemporanei (Abelardo, Gilberto Porretano, Pietro Lombardo). ...
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GIOVANNI da Cascia, detto anche da Fiorenza
Fu il fondatore del "nuovo stile" nell'arte del comporre, iniziatosi a Firenze sul principio del Trecento; tale almeno egli apparisce dalle Vite di uomini [...] illustri fiorentini di Filippo Villani. Giovanni, nato a Cascia, per 22 anni (1329-1351) visse alla corte di Mastino II della Scala a Verona. Sue composizioni si trovano nelle biblioteche di Firenze, Parigi e Londra e constano di Madrigali, Cacce, ...
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audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...
patrologia
patrologìa s. f. [comp. del gr. πατήρ -τρός «padre» e -logia]. – 1. Lo studio storico, letterario, dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e, più ampiamente, degli scrittori cristiani dall’età sub-apostolica sino a Gregorio...