L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] varietà da un punto di vista letterario. Esemplare è l’Epistola napoletana di ➔ Giovanni Boccaccio (Sabatini 1996: Francesco & Marcato, Carla (a cura di) (2006), Lessicografia dialettale ricordando Paolo Zolli, Padova, Antenore, 2 voll.
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] da M. Pfister, Wies-baden, L. Reichert Verlag.
Pasolini, Pier Paolo (1971), Trasumanar e organizzar, Milano, Garzanti.
Verga, Giovanni (1995), I Malavoglia, testo critico a cura di F. Cecco, Torino, Einaudi.
Alinei, Mario (1984), Dal totemismo al ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] suoi versi nel natio gallurese), Paolo Mossa.
Il logudorese letterario mantiene intatto il suo prestigio di lingua della poesia fino alla ottocenteschi di Vincenzo Porru (Nou dizionariu universali sardu-italianu, Casteddu 1832) e Giovanni Spano ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] o nel riferire eventi passati (Ma sai ieri chi ti vedo? L’amico diGiovanni; A: Aspettavo una tua chiamata ieri. B: Beh, ma io ieri non lingua italiana. Analisi di testi dalle Origini al secolo XVIII, Roma, Bonacci.
D’Achille, Paolo (2003), L’ ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] della lingua italiana) di Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli (5 voll., Bologna 1979-19881, poi in volume unico 19992). Il suo predecessore più significativo è il Dizionario etimologico italiano (DEI) di Carlo Battisti e Giovanni Alessio (5 voll ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] accusativo preposizionale), ritenuta errata (hai visto a Paola?), tipica del dialetto e dell’italiano locale. Tufo, Giovanni Battista (2007), Ritratto o modello delle grandezze, delitie e meraviglie della nobilissima città di Napoli, a cura di O.S ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] sono circa 6 milioni nella città di San Paolo, 13 milioni nello stato di San Paolo, 22 milioni in tutto il Brasile destò precocemente l’attenzione di linguisti e dialettologi, ma anche di scrittori e intellettuali. ➔ Giovanni Pascoli, nel poemetto ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] di un’altra, in musica contrassegnava un intervallo dissonante usato in luogo di uno consonante (Giovanni ., vol. 1°.
Nicolodi, Fiamma & Trovato, Paolo (a cura di) (2000) Studi di lessicologia musicale, in Le parole della musica, Firenze, Olschki ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] che coinvolgono la lettera o le lettere iniziali, come nel verso diGiovanni Boccaccio «e par che per pregar tu facci peggio» (Ninfale , Bice (1997¹º), Manuale di retorica, Milano, Bompiani.
Valesio, Paolo (1967), Strutture dell’allitterazione ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] quella che va da ➔ Alessandro Manzoni a ➔ Giovanni Verga fino ai neorealisti e dall’altro quella espressionista. , Pier Paolo (1965), Intervento sul discorso libero indiretto, «Paragone» giugno, pp. 121-144.
Segre, Cesare (1991), Intrecci di voci. ...
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madre di tutte le domande
loc. s.le f. La domanda più importante, il dubbio più significativo. ◆ Organizzato come un «dizionario d’autore», con 233 schede dedicate ad altrettanti film, il libro di Gianni Amelio potrà forse sorprendere il lettore...
madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...