CAMBIAGI, Gaetano
Gabriele Turi
Nato nel 1721 o nel 1725 (secondo la diversa testimonianza di un documento dell'Archivio di Stato di Firenze - cit. da Timpanaro Morelli, p. 466 - e di Angelo Maria Bandini, [...] sue note alle Satire del Menzini nell'esemplare marucelliano dell'edizione diLeida (ma Lucca) del 1769.
Al termine della reggenza lorenese d'alcuni viaggifatti in diverse parti della Toscana diGiovanni Targioni Tozzetti (1768-79), o a quella delle ...
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BORGIA, Camillo
Bruno Di Porto
Nato a Velletri il 17 luglio del 1773 da Giovanni Paolo, di una nobile famiglia, venne indirizzato dal padre alla vita militare, trascorrendo l'adolescenza nell'isola [...] materiale venne acquistato dal governo dei Paesi Bassi e trasferito nella biblioteca del Musée National des Antiquités diLeida. Ciononostante non venne pubblicato, neppure dopo un appello del figlio Ettore alla regia Società geografica italiana, in ...
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ANGELI (d'Angeli, d'Angelo, de Angelis, dell'Agni, dell'Agno; e anche di Lagno, de Llaño, di Liagno, de Llaño), Filippo, detto Filippo Napolitano
Estella Brunetti
Nato tra il 1587 e il 1591, a Napoli [...] Maddalena (Roma, Gall. Naz.), esemplata sulla stampa di Luca diLeida (né sarà qui l'unica preferenza nordica dell'A Roma prima del 1618sugli originali del Museo personale diGiovanni Faber di Bamberga, naturalista e accademico dei Lincei, e ...
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Teologo (Brema 1603 - Leida 1669), prof. a Brema (1630), a Franeker (1636) e a Leida (1650). È autore della Summa doctrinae de foedere et testamento Dei (1648), nella quale è esposto il suo sistema teologico, [...] del patto" (Föderaltheologie), per cui tutta la vita religiosa è sussunta al patto concluso tra Dio e l'uomo. Contro di esso insorsero, nello stesso ambiente protestante, numerosi teologi, e la polemica cocceiana degenerò presto in contesa politica. ...
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Incisore, attivo fra il 1490 circa e il 1520. Vissuto nell'Italia settentrionale, si trasferì (1509 circa) a Roma dove rimase a lungo. Attento in un primo periodo ai modi del Mantegna, guardò poi alle [...] soluzioni di Marcantonio Raimondi. Copiò anche da Dürer e da Luca diLeida. ...
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Pittore e disegnatore (n. Groninga 1500 circa - m. dopo il 1552). Secondo K. van Mander soggiornò in Italia e fu influenzato da J. van Scorel. Ad Anversa eseguì molte delle illustrazioni della Bibbia edita [...] , 1522-25), che rivelano l'influenza della grafica tedesca (Dürer, Holbein) e di Luca da Leida. Gli sono stati attribuiti alcuni dipinti (Predica di s. Giovanni Battista, Monaco, Alte Pinakothek), xilografie e numerosi disegni, che mostrano la sua ...
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Valdese (Villasecca 1615 - Leida 1670). Studiò a Ginevra avvicinandosi al calvinismo; pastore a S. Giovanni dopo suo zio Antonio (v.), cercò di promuovere sollevazioni popolari contro le limitazioni imposte [...] nelle Pasque piemontesi (1655) dovette riparare in Francia e poté ritornare in patria solo più tardi per l'intervento di Cromwell. Scoppiate nuove sommosse, e condannato a morte, riparò ancora all'estero. Scrisse una Histoire générale des Eglises ...
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Pittore (Leida 1465 circa - Haarlem 1495 circa). Eseguì importanti lavori a Haarlem, tra cui il grande trittico per la cappella della Confraternita di s. Giovanni, il cui unico scomparto conservato è nel [...] Kunsthistorisches Museum di Vienna. Vi si rivela seguace di D. Bouts e di A. van Ouwater, con i quali forma la cosiddetta scuola di Haarlem. ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] 1475-79, l'ungherese Peter Garázda intorno al 1469, Giovanni Pico della Mirandola e Aldo Manuzio dal 1479, Celio Suringer nella sua edizione dell'opera, Leida 1867), la cui composizione dovrebbe essere di non molto anteriore al 1464. Altre poesie ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] era emigrato nel 1577 a Leida, e la seconda edizione uscì perciò solo nel 1581, ad Anversa, per i tipi di Ch. Plantin, nominato dal nel 1588. A perorare la causa del G. fu il giovane Giovanni de' Medici, che trovandosi tra il 1587 e il 1588 nei ...
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