CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] 1170-1180, eseguito nella regione mosana e ora a Hildesheim, Diözesanmus. mit Domschatzkammer).I c. del Volto Santo zum frühen Cinquecento, München 1970; M. Seidel, La scultura lignea diGiovanni Pisano (Quaderni d'arte, 5), Firenze 1971; P. Bloch, ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] del pontefice Giovanni IV - sin dall'inizio sembra essere invece prevalsa una lettura puramente ortodossa di quegli stessi C. Weyman, Beiträge zur Geschichte der christlich-lateinischen Poesie, Hildesheim 1975², pp. 201-06.
G. Kreuzer, Die ...
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MARAMALDO (Maramauro), Landolfo
Dieter Girgensohn
Nacque da Guglielmo di Landolfo probabilmente tra il 1350 e il 1355 in una famiglia napoletana di antica nobiltà del sedile di Nido.
Il padre fu cavaliere [...] e fu celebrato come "Mecenas alter" da Giovanni Quatrario di Sulmona che gli dedicò due elegie; ebbe rapporti chiesa fiorentina di S. Iacopo tra i Fossi, canonicati a Liegi e Verden, una prepositura a Brema e un'altra a Hildesheim; una volta ...
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ASCENSIONE
V.M. Schmidt
L'a. è la salita di Cristo al cielo alla presenza degli apostoli dopo la risurrezione, della quale costituisce il completamento. La risurrezione di Cristo e la sua ascesa alla [...] comunque rimasto sempre con loro. Nel Messale di Stammheim, un manoscritto proveniente da Hildesheim, del 1160 ca. (coll. privata), ove questa figura compare al di sopra del ritratto dell'evangelista Giovanni; ciò dipende dall'interpretazione dei ...
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TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] porta lignea della basilica di S. Sabina a Roma, del 430 ca., o di quella della chiesa di St. Michael a Hildesheim, intorno al 1015 gli evangelisti a fianco di s. Giovanni Battista, all'interno dello schienale l'Infanzia di Cristo, all'esterno la ...
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SERGIO II
Ilaria Bonaccorsi
Nato a Roma nel 785 o nel 795, apparteneva a una nobile famiglia romana, la stessa dei pontefici Stefano IV e Adriano II. Rimasto orfano all'età di dodici anni fu accolto [...] di rito nel Palazzo Lateranense, accadde che una fazione di popolo, guidata dal diacono Giovanni, tentò di opporsi all'elezione di si era alienato anche i favori di Lotario e si era rifugiato in Germania, a Hildesheim. Qui gli venne assegnata la sede ...
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EPARCO, Antonio
Massimo Ceresa
Nacque a Corfù nel 1491. Suo nonno Nicolò e suo padre Giorgio, entrambi medici, appartenevano alla nobiltà corfiota. Il padre era parente di Giano Lascaris, che aveva [...] . abitava vicino alla chiesa di S. Giovanni Battista, su cui la sua famiglia esercitava un certo diritto di patronato, si salvò anche Gardthausen, Die griechischen Schreiber des Mittelalters und der Renaissance, Hildesheim 1966, pp. 35, 347, 353; D. ...
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FARNESE, Ferrante (Ferdinando)
Stefano Andretta
Figlio primogenito di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, del ramo farnesiano di Latera, e di Giulia Acquaviva, nacque il 3 dic. 1543 a Latera (Viterbo). [...] si possono desumere dalla visita apostolica del vescovo di Rimini Giovanni Battista Castelli, incaricato da Gregorio XIII con un presentava nella Germania settentrionale, a Hildesheim ed Osnabrück nella Bassa Sassonia. Di grande rilievo poi per il F ...
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Lorenzo, antipapa
Teresa Sardella
Presbitero della Chiesa romana, alla morte di Anastasio II fu eletto vescovo nella basilica di S. Maria Maggiore, il 22 novembre 498. Lo stesso giorno, nella basilica [...] fino alla fine dei suoi giorni.
La dichiarazione di fedeltà a Simmaco da parte diGiovanni, diacono della Chiesa romana, fino ad allora schierato genuinae [...], a cura di A. Thiel, I, Brunsbergae 1867, rist. anast. Hildesheim-New York 1974, p ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse diGiovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] liturgici, spesso denominati 'gerusalemme', come candelabri (Hildesheim, duomo, sec. 11°), lampadari (Aquisgrana inizio del sec. 14°). Grande rilevanza è data alle figure diGiovanni e dell'angelo, mentre la sequenza dei diversi momenti della visione ...
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