Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] terminologiche vengono a Dante soprattutto dalla più recente tradizione delle poetrie transalpine (Matteo di Vendome, Goffredo di Vinsauf , GiovannidiGarlandia) e delle artes dictaminis nostrane (prossimi appaiono specialmente Guido Fava e Bene da ...
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prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando [...] includono talora la considerazione degli stili della p.; è il caso della Poetria diGiovannidiGarlandia, che distingue quattro stili moderni di prosa (gregorianus, tullianus, hilarianus, ysidorianus) e attribuisce anche agli scrittori in p. il ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] artis dictaminis sive de arte dictandi epistolas secundum stylum curiae. Tale stile doveva essere appunto quello denominato da GiovannidiGarlandia 'gregoriano' dal nome del pontefice Gregorio VIII (1187). Le epistole (circa seicento tràdite da più ...
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poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] diretta da parte di D. soprattutto di Bene da Firenze, e forse anche di Guido Fava tra i dettatori, oltre naturalmente alle pagine di Brunetto; di Matteo da Vendôme, Goffredo di Vinsauf e GiovannidiGarlandia tra gli autori di poetiche. Del Mengaldo ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] e alle sue fonti, le Retoriche mediolatine (Rhetorica nova, Poetria nova di Goffredo di Vinsauf, Poetria diGiovannidiGarlandia, ecc.).
Nel ricco campionario di transunzioni della Commedia scegliamo alcuni archetipi, quali la simbologia dei due ...
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stili, Dottrina degli
Pier Vincenzo Mengaldo
D. abbozza una teoria degli s. per la prima volta in VE II IV, dopo aver definito nei capitoli precedenti, nell'ordine, quali uomini, quali temi e quale [...] Virgilius: in Bucolicis humili, in Georgicis mediocri, in Eneyde grandiloquo "; o ancora meglio come la Rota Vergilii della Poetria diGiovannidiGarlandia (riprodotta ad es. in Faral, p. 87, o Schiaffini, p. 197), che indica per ognuno dei tre s ...
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ornatus
Pier Vincenzo Mengaldo
La teoria e precettistica dell'o. occupa un posto importante, e talora preponderante, nelle pagine dei trattati di retorica e soprattutto di poetica medievali: ad esempio [...] , umile o sinonimi) e alla loro relativa ragion d'essere tematica e sociologica (v. particolarmente la Poetria diGiovannidiGarlandia). Accanto a questa tripartizione (e senza che i rapporti fra i due schemi siano sempre chiari ed esplicitati ...
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vocabolo (vocabulo)
Alessandro Niccoli
Pier Vincenzo Mengaldo
È la parola considerata come unità lessicale semanticamente espressiva. V. oltre, Teoria dei Vocaboli.
Il Convivio è l'opera nella quale [...] ", distribuiti nelle varie categorie grammaticali, con cui abbellire il discorso poetico. Tipica la trattazione della Poetria diGiovannidiGarlandia: in cui da un lato il discorso stilistico sui v. s'intreccia alla casistica grammaticale, dall ...
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Rettorica [sempre -tt- secondo la grafia medievale, con etimo sentito da rector, non da rhetor; francese, infatti, rect]
Francesco Tateo
Ricordata da D. fra le sette scienze del Trivio e del Quadrivio [...] Orazio, che egli cita, ma con le ‛ arti poetiche ' dei secoli XII e XIII (diGiovannidiGarlandia, di Goffredo di Vinsauf, di Everardo Alemanno, di Matteo di Vendôme, sui quali v. le voci relative) e soprattutto con le artes dictaminis, nelle quali ...
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ars dictaminis
Mario Pazzaglia
La teoria letteraria di D. appare saldamente radicata alla tradizione retorica e dittatoria, che egli sembra avere assorbito, oltre che dal Tresor e dalla Rettorica di [...] dictandi fu, per D., quello delle artes poeticae (di Matteo di Vendôme, di Goffredo di Vinsauf - la cui Poetria fu commentata da Guizzardo -, diGiovannidiGarlandia, forse di Gervasio di Melkley), strettamente connesse con le prime. Se, infatti ...
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