Quintiliano, M. Fabio
Giorgio Brugnoli
Retore latino (Calahorra 30 - m. dopo 96 d.C.), teorizzatore ed esponente ufficiale della cultura dell'età dei Flavi. Alunno di Remmio Palemone, Domizio Afro e [...] dipendono proprio da questa più recente tradizione scolastica, dai dettatori bolognesi, da Brunetto, da Matteo di Vendôme, da Goffredo di Vinsauf e da GiovannidiGarlandia: " l'ambiente in cui si muove la cultura retorica dantesca, e si muove con ...
Leggi Tutto
Rhetorica ad Herennium
Giorgio Brugnoli
. Trattato retorico anonimo dell'età mariana (c. 90 - 80 a.C.), attribuito fin dal tardo-antico (Girolamo) a Cicerone, del cui analogo trattato De Inventione [...] dottrina dei tre stili poetici (tragico, comico, elegiaco), che D. attinge dalla Poetria diGiovannidiGarlandia, è in qualche modo legata alla dottrina dei tria genera stilistici di Rhet. IV VIII 11 (" grave, mediocre, extenuatum "), anche se D. li ...
Leggi Tutto
Fava, Guido
Fabrizio Beggiato
Maestro di grammatica e notaio bolognese; nato prima del 1190 e morto poco dopo il 1243. Nel 1210 insegnava nello Studio di Bologna e probabilmente, in seguito, fu anche [...] , dove è usato il cursus ma non l'ornatus, in linea con la definizione dello stile scolastico data da GiovannidiGarlandia (Poetria v. 887) e il sapidus et venustus, qui est quorundam superficietenus rethoricam aurientium dal ritmo elegante e ...
Leggi Tutto
L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] uso dei versificatori (De ornamentis verborum, 1100 ca.); Matteo di Vendôme, Goffredo di Vinesauf, Everardo di Béthun, GiovannidiGarlandia e l’Anonimo di Saint-Omer trattano nelle loro poetiche dei tropi e dei colori retorici. Poiché l’insegnamento ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] il valore letterario dell’antichità classica, come Ruggero Bacone, che non cessò di insistere sul nesso inscindibile tra eloquentia e sapientia, e GiovannidiGarlandia, che nella Morale scholarium (1241) lamenta la decadenza a Parigi dello studio ...
Leggi Tutto
FRANCONE da Colonia (Franco de Colonia; Franco Teutonicus)
Giusto Zampieri
Teorico musicale vissuto a Parigi nell'epoca in cui fioriva la scuola della chiesa della Beata Vergine (più tardi di Notre-Dame) [...] predominio le opere dei teorici musicali inglesi. L'opera si riallaccia, di fatti, determinatamente alle teoriche dell'inglese GiovannidiGarlandia il Vecchio, il quale dallo Studio di Oxford era appunto giunto a Parigi nei primi anni del sec. XIII ...
Leggi Tutto
GALFRIDO di Vinosalvo (lat. Galfridus de Vino Salvo, francese Geoffroi de Vinsauf)
Salvatore Battaglia
Poeta e grammatico latino, autore della Poetria nova, composta tra il 1208 e il 1213. Si sa ch'era [...] norme e consuetudini stilistiche nuove e più moderne con maggiore larghezza che GiovannidiGarlandia e Matteo di Vendôme. I codici gli attribuiscono, a torto, altre opere, di cui alcune sono estratti del lavoro maggiore; è incerta la paternità del ...
Leggi Tutto
De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] (oltre naturalmente all'influsso delle pagine di retorica di Brunetto), e d'altra parte delle poetriae di Matteo di Vendôme, Goffredo di Vinsauf, GiovannidiGarlandia. Una cultura che presupporrà, al di là di Firenze, contatti col fertile ambiente ...
Leggi Tutto
L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] buone maniere (facetus significa appunto cortese, bene educato) scritto forse nella prima metà del Duecento dall'inglese GiovannidiGarlandia. In sostanza, i libri su cui i due giovani veneziani studiavano erano assolutamente in linea con quanto ...
Leggi Tutto
MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] 12°, quando incominciarono ad apparire le prime interpretazioni del testo a opera di Arnolfo d'Orléans e diGiovannidiGarlandia, sulle quali si basò agli inizi del sec. 14° Giovanni del Virgilio per le sue Expositiones alla base del volgarizzamento ...
Leggi Tutto