Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] (➔ Calvino, Giovanni): a Zurigo, già H. Zwingli, con l’appoggio delle autorità locali, aveva attuato un piano di r. in scandinavi; più debole la diffusione in Polonia e in Boemia. Il calvinismo penetrò rapidamente in paesi economicamente e socialmente ...
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stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] Falconieri e la decorazione di S. Giovanni in Laterano di F. Borromini a Roma ecc.). Specie in Lombardia si formano maestranze specializzate che viaggiano per tutta l’Europa, portando l’arte dello s. fino in Austria, in Boemia, in Russia. Nel 18 ...
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Architetto e pittore (Praga 1667 - ivi 1723), di lontana origine italiana (i suoi antenati erano emigrati in Boemia come scalpellini e vi si erano stabiliti da tre generazioni). Accanto a K. I. Dientzenhofer, [...] il più notevole architetto del tardo barocco boemo. La sua formazione col padre, collaboratore di G. B. Mathey, e con una forte ispirazione medievale. Nella chiesa santuario di S. Giovanni Nepomuceno (1721-29) di Žd´ár nad Sázavou, il riferimento al ...
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Famiglia di architetti e scultori originarî del Comasco, attivi tra il 16º e il 18º secolo. Rocco, architetto (Pelsopra, Como, 1501 - Genova 1590), svolse la sua attività a Genova, dove subì l'influenza [...] , Val d'Intelvi, 1618 circa - Passavia 1684), fu il primo della famiglia a operare in Boemia. Lavorò a Praga (1638-48, chiesa del Salvatore; 1657, chiesa di S. Giovanni sulla Roccia; ecc.), a Březnice (chiesa e collegio dei Gesuiti), a Náchod (1657 ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] per le ville in Boemia, Slesia e Polonia; in quest'ultima se Baranów (sec. XVI) ha ancora aspetto di castello, le ville monumentali non sono rare specie nei secoli XVII e XVIII, così per es. Wilanów (Villa Nuova) del re Giovanni III Sobieski presso ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] minori ma non meno significative di pittura verista si registrano dovunque: in Boemia, nei Paesi scandinavi, J. Matejko (Giovanni Sobieski sotto le mura di Vienna), ecc. In Italia - di analoga ispirazione - si ricordino le tele di T. Patini e di F. P ...
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CASTELLI E "PFALZEN", REGNO DI GERMANIA
DDankwart Leistikow
L'inizio della sovranità di Federico II di Hohenstaufen nel Regno di Germania può essere collocato nel 1212, l'anno in cui fece il suo ingresso [...] epoca di Federico II, nell'area settentrionale dell'Impero, si incontrano nelle Pfalzen di Norimberga (Franconia) ed Eger (Boemia). Regno settentrionale.
La seconda delle cappelle di palazzo, intitolata a s. Giovanni Battista, si trovava un tempo a ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] italiani, presso la corte di Bisanzio, con ogni probabilità egli ebbe modo di frequentare la scuola di Michele Psello, filosofo di formazione platonica i cui allievi, tra i quali Michele di Efeso, Eustrazio di Nicea e Giovanni Italo, redassero però ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] di cervo presente su diversi esemplari di Cividale (Mus. Archeologico Naz.), dove è conservato anche un disco proveniente da S. Giovanni la moglie, l'imperatore con globo crucigero e giglio.In Boemia l'emissione dei b. iniziò con Přemysl Ottocaro I ( ...
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FERRABOSCO (Farabosco, Ferabosco), Pietro
Jarmila Krcálová
Nacque nel 1512 o nel 1513 a Laino in Val d'Intelvi (provincia di Como); era probabilmente figlio di un Martino, muratore, e fratello di un [...] Forti 1553" (ma vedi, a proposito di questa scritta, MorPurgo, 1937, p. 119 tornato a Laino, dove suo figlio Giovanni era notaio.
Non si conoscono né v Cechách v XVI. století (Maestri luganesi in Boemia nel secolo XVI), in Ročenka Kruhu pro pěstování ...
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