VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] Romanico viterbese è la chiesa di S. Giovanni in Zoccoli. Controversa è l'etimologia dell'appellativo, un vero e proprio hapax, scala su arco rampante acuto, entrambi dettagli di squisita raffinatezza e inediti nel panorama dell'edilizia laica della ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] , variamente derivati da Giovanni, si devono il monumento funebre della famiglia della Gherardesca in Camposanto, risultati di un'indagine, StArte, 1982, 44, pp. 45-56; G. Scalia, Tre iscrizioni e una facciata. Ancora sulla cattedrale di Pisa, SM, s. ...
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LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] sviluppo al di là delle mura procedeva a pieno ritmo attorno all'intera città. Gli Ospedalieri di s. Giovanni di Gerusalemme ebbero scala mondiale le richieste di prestito dei volumi, e la maggior parte dell'amministrazione generale della biblioteca ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] fossero invece destinati a una relativa diffusione. In scala più piccola, anche edifici come la nuova cattedrale di plastica sono le opere fiorentine, come i busti di S. Giovanni Gualberto della Badia a Passignano, nel Chianti, e di S. Zanobi in ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] costituirono inoltre il nucleo di quelli ricostruiti su ben più vasta scala fra i secc. 11° e 12° e in parte 33; G. Agnello, I monumenti bizantini della Sicilia, Firenze 1951; M. Guiotto, La chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, La Giara 1, 1952, ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] adattamento degli antichi luoghi di culto a chiese dedicate a s. Giovanni Battista e a s. Martino. Intorno a quest'ultima erano carolingia, o la galilea); soprattutto la soluzione delle absidi poste a scalare - qui non ancora giunta a compimento per ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] provenienti dall'abbazia di S. Martino delleScale e conservate alla Gall. Regionale della Sicilia (Federico e la Sicilia, e i suoi rapporti con l'arte bizantina, in Miscellanea Giovanni Mercati, III, Letteratura e storia bizantina, Città del Vaticano ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] ivi, pp. 27-51; V. Franchetti-Pardo, Il Duomo di Orvieto: un ''fuori scala'' medievale, ivi, pp. 53-67; J. White, I disegni per la facciata del di primo piano fu svolto da Giovanni di Bonino, ma le ricerche nell'Arch. dell'Opera del Duomo (Fumi, 1891 ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] , nelle basiliche di S. Giovanni di Studios, della Theotokos Chalkoprateia, di S. Giovanni all'Hebdomon e in un' 9°, una notevole varietà di c., che si svilupparono anche su scale assai più vaste di quelle indicate nell'ambito romano. Alla c. ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] di ignota provenienza, affisse nella scala di accesso della basilica di S. Alessandro sulla ; A. Acconci, S. Giovanni in Argentella presso Palombara Sabina. Le testimonianze altomedievali: il ciborio e l'affresco dell'Adorazione della croce, AM, s. II ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
fa2
fa2 s. m. [prima sillaba della parola famuli con cui ha inizio il 4° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla quarta nota della scala musicale...