UGOLINO da Camerino
Roberto Lamponi
Nacque presumibilmente intorno alla metà del XIV secolo e fu membro della famiglia camerte dei de Paracaseis (de Paracasiis, de Parachasatis, de Paratacaseis). Non [...] lombarda. Il 28 maggio 1392 presenziò alla nomina di fra Giovanni di Nicola da Anagni a provinciale della parte della provincia da parte sua a Melchiorre Iunta da San Gimignano deglieremitani di S. Agostino. Nei convulsi anni che precedettero ...
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ARALDI, Alessandro
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque a Parma verso il 1460 da Cristoforo, che esercitava mercatura di drapperie. Di antica famiglia parmense, era già sposato nel 1488 con Paola di [...] del convento di S. Paolo a Parma, per la badessa Giovanna Piacenza che cinque anni dopo commissionerà al Correggio il tinello attiguo di Parma, proveniente dalla chiesa di S. Luca degliEremitani, ove il S. Sebastiano legato alla colonna rivela nel ...
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TAGLIASACCHI, Giovanni Battista
Leandri Angela
Figura di primo piano nell’ambiente artistico parmense ed emiliano del primo Settecento, assurse ai fastigi della fama già in vita, per la sua opera pittorica, [...] provenienti dalla soppressione napoleonica, e raffiguranti rispettivamente S. Giovanni Battista, S. Placido e S. Flavia. La prima , commissionata assieme a un S. Agostino dal priore degliEremitani di Parma nel dicembre 1736 e identificata con la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fascino che le rovine antiche hanno sempre esercitato sulla cultura occidentale [...] duomo di Siena di Nicola Pisano (1210/1220-1278/1284) e Giovanni Pisano (1265-1269).
Tali “rinascenze” tuttavia si differenziano dal Rinascimento per della Cappella Ovetari nella chiesa padovana degliEremitani (1450-1460), restituisce alle forme ...
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BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] 1694), avevano avuto figure di rilievo: Orazio (1648-03), rettore dell'Archiginnasio bolognese, Bernardino (1673-26), procuratore generale deglieremitani di s. Gerolamo.
Il B. fu oggetto di cure amorevoli da parte del padre, pittore dilettante, e di ...
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ANSUINO da Forlì
Renata Cipriani
Visse nel sec. XV, legato alla scuola pittorica padovana più che a quella romagnola, per quanto è noto sia dai documenti sia dalle opere. Marcantonio Michiel, sulla [...] lavorò sempre a Padova alla Cappella Ovetari nella chiesa degliEremitani, dove firmò lo scomparto mediano della parete di destra accennò per le lunette alla collaborazione di Gerolamo di Giovanni da Camerino, cui lo Zeri riferisce senza esitazione il ...
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SUMMANTICO (Summatico), Diodato (Deodato, Adeodato)
Laura Righi
Nacque a Foggia il 4 novembre 1658 da Vincenzo e da Silvia Caccione, una famiglia nobiliare foggiana con origini in San Severo.
Scelse [...] di entrare nell’Ordine deglieremitani di s. Agostino in giovane età, e in questo svolse l’intero percorso di formazione. Il il 1707, che scambiò un’intensa corrispondenza con padre Giovanni Andrea Zuffi, priore della provincia lombarda, al quale ...
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BONO (Buono) da Ferrara
Ranieri Varese
Un pittore di questo nome era operoso nel duomo di Siena nel 1441-42 (Cittadella, p. 364; Lusini); nel 1449 probabilmente lo stesso artista era a Padova e alle [...] s. Cristoforo affrescato nella cappella Ovetari nella chiesa degliEremitani e firmato a lettere cubitali "Opus Boni". Il si possono collocare il S. Giov. Battista e il S. Giovanni Prosdocimo già nella collez. Harris di Londra (Borenius) che segnano ...
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Pittore (Firenze 1330 circa - Padova 1393 circa). Della sua prima attività in Lombardia rimangono affreschi nell'abbazia di Viboldone, nella chiesa di S. Maria di Brera e il trittico alla National Gallery [...] datato 1367, che rivelano influssi di Giovanni da Milano. Gli affreschi nella cappella degliEremitani, di cui restano pochi frammenti (1370), gli valsero la cittadinanza padovana. Nel 1367 terminò la decorazione del battistero di Padova e, prima del ...
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Scultore (m. Ferrara 1453), nato forse a Firenze, attivo dapprima a Padova, quindi (dal 1443) a Ferrara, alla corte estense; fu detto anche Niccolò del Cavallo dal monumento equestre a Niccolò III d'Este [...] , un bassorilievo in terracotta col Miracolo di s. Eligio (Museo civico), la porta laterale degliEremitani e due tondi con busti di santi. Con lui collaborò il figlio Giovanni che, tra l'altro, compì (1454) il monumento a Borso d'Este, iniziato dal ...
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