Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] succedere al trono svedese con il nome di Carlo Giovanni, ottenne con la pace di Kiel (1814) intensamente evocativo di H. Wassmo, e dai toni aggressivi e provocatori di L. Køltzow e tedeschi H.E. Schirmer e A. de Châteauneuf (S. Trinità a Oslo). Tra ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] Melzi, sinché, nel 1513 fu chiamato a Roma da Giuliano de' Medici. Ma a Roma L. si vide escluso dalle in Francia L. compì il S. Giovanni Battista e terminò la S. Anna ( intensità luminosa e di gradazione dei toni in rapporto alla distanza.
L. ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] 1998 la visita del papa Giovanni Paolo II, in concomitanza La poetica ‘conversazionista’, basata su toni colloquiali e temi quotidiani, che s’instaura uno stretto legame tra gli architetti cubani (R. de Cárdenas, H. Alonso, M. Gutiérrez, M. Borges) ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] toni feroci nella produzione di un altro congolese, S.L. Tansi (n. 1947), affermatosi come romanziere (La vie et demie, 1979; L'anté-peuple, 1983; Les yeux de esibita di J. Jordan (n. 1936), di N. Giovanni (n. 1943) e di A. Lorde (1934-1991). ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] definita ''impero del male'', assunse subito toni da ''guerra fredda'' e portò la ritmo potente e sofisticato. N. Giovanni (n. 1943) ha invece la decadenza e l'autoripiegamento − a caratterizzare la fin-de-siècle americana. Vedi tav. f.t.
Bibl.: L ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] de mi paèis, 1977, Nel fuoco del mio paese; La chèsa de témp, 1981, La casa del tempo), in cui una vena squisitamente elegiaca subentra ai toni F. Guglielmino (1872-1956), Vann'Antò (pseud. di Giovanni Antonio Di Giacomo, 1891-1960), I. Buttitta (1899 ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] oscillazione fra i due toni e la leggera preponderanza lettere, v. il libro fondamentale di L. Russo, Giovanni Verga, nuova redazione, Bari 1934.
Bibl.: Del V id., G. V. narratore, Palermo 1923; F. De Roberto, Il maestro di G. V., Stato civile della ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] di un fiorentino (verosimilmente Giovanni delle Bande Nere, spentosi che armonizza i contenuti e i toni, diversi in un ritmo altemo, cura di A. Salza, Città di Castello 1915; V. De Amicis, L'imitazione latina nella commedia italiana del XVI secolo, 2 ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] intimi, uno spegnere i toni alti per un discorso Francesco Petrarca, 1874; Ai parentali di Giovanni Boccacci, 1875; Per la morte di C. e la letter. della nuova Italia, Torino 1939); C. De Lollis, Appunti sulla lingua poeta del C., in Saggi sulla forma ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] di Niccolò del Buono e all'esilio di Pino de' Rossi, egli fa sentire nell'Epistola consolatoria indirizzata rappresentazione. Oltre che nei toni lirici e idillici, morte di Roberto e durante il governo di Giovanna I (III-VI), o delle condizioni di ...
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postnovecentesco
(post-novecentesco), agg. Successivo alla fine del XX secolo. ◆ Tanti scrittori, mini-minimalisti, filosofici, satirici, maledetti, intimisti, con un solo tratto comune: il punto esclamativo facile, i puntini sospensivi appena...
vaffanculismo
s. m. (spreg.) L’esasperazione insofferente e gridata di chi pensa di potersi sbarazzare, con l’insulto, di persone o situazioni che non si sopportano più. ◆ Erano tutti lì da [Michele] Santoro: Sabina Guzzanti, Marco Travaglio,...