BOIANI, Paolo
Maria Laura Iona
Appartenente a una antica famiglia cividalese, nacque nella seconda metà del sec. XIII da Corrado, gastaldo di Cividale nel 1255 e nel 1258, e da Albertina di Bottenico.
Dei [...] Beatrice entrarono nel convento della Cella di Cividale, del quale nella tregua stipulata con Giovanni da Castello in conseguenza di cura di G. Tambara, p. XIV e passim; B. M. De Rubeis, Mon. ecclesiae Aquileiensis, Argentinae 1740, coll. 815, 817, ...
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DIFNICO, Francesco
Sergio Cella
Nacque a Sebenico (Dalmazia) il 22 ott. 1607. figlio di Nicolò, di cospicua famiglia devotissima a Venezia.
I Difnico (in latino Difhicus e in croato Divnić, venetamente [...] l'incitamento gli venivano dal cugino ed amico Giovanni Lucio, già noto per la sua erudizione.
Ebbe d'armi di Sebenico, Venezia 1884, I, pp. 82-91; V. Miagostovich, La famiglia de Difnico, in Il Nuovo Cronista di Sebenico, III (1896), pp. 65-92; V. ...
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LAMBERTINI, Aldraghetto
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1355 da Egano di Guido e da Tommasina di Aldraghetto da Castelbarco. Ebbe una sorella, Aylicia, e un fratello, Malatesta, forse figlio [...] da Reggio e ne nacquero Giovanna, Nicolò, Alberto e Carlo. di Bologna.
Aveva dettato in cella il suo testamento: ordinata la restituzione 1, vol. III, ad ind.; M. de Griffonibus, Memoriale historicum de rebus Bononiensium, a cura di L. Frati - ...
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MAINO, Agnese del
Federica Cengarle
Figlia di Ambrogio, sorella di Lancillotto e di Andreotto, a sua volta padre del giurista Giasone, nacque verosimilmente nei primi anni del XV secolo.
Di nobile famiglia [...] in disgrazia dopo l'assassinio di Giovanni Maria Visconti -, anche se un quella città e lo castello de facile e in breve poriano pervenire erano stati donati dal genero, di non molestare Domenico della Cella e la sua famiglia (27 ag. 1460; Magenta, ...
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GREGORIO di Tuscolo
Umberto Longo
Figlio della senatrice Marozia (II) e di Teofilatto vestararius, tramite la madre era legato alla famiglia del princeps Alberico e quindi al gruppo parentale dei Teofilatti. [...] monastero di Farfa i diritti sulla cella di S. Maria in Minione, G VIII (1012-24) e Romano con il nome di Giovanni XIX (1024-32) e un suo nipote, Teofilatto, nei secoli IX-XII, in Mélanges de l'École française de Rome, Antiquité - Moyen-Âge, ...
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CARLI, Stefano
Sergio Cella
Figlio del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti, fratello minore di Gian Rinaldo, nacque a Capodistria l'8 giugno 1726.
Studiò nel collegio degli scolopi della sua città; non [...] per il teatro, compose LaErizia, tragedia nuova dedicata alli signori de Voltaire e Rousseau (pubbl. a Venezia solo nel 1765).
e contraddittorio testamento.
In esso diseredava il nipote Agostino Giovanni e la sua città, per nominare sua crede la ...
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BOTTO (Botta, Botti), Battista
Maristella Ciappina
Di nobile e potente famiglia genovese, nacque da Agostino e Andreola Cavazza, primogenito di tre figli, nella seconda metà del XV secolo. Sposò Simonetta [...] , Vincenzo e Gerolamo, figli di Giovanni Antonio, erano schierati tra gli artefici ; n. 516; Genova, Civica Biblioteca Berio, ms. 13: Della Cella [1782], pp. 361-63; B. Senaregae, De rebus genuensis commentaria, in Rer. Ital. Script., 2 ediz., XXIV, ...
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DI NEGRO, Giacomo (Iacopo)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque probabilmente a Genova nel primo decennio del sec. XVI, da Giovanni fu Giacomo.
Il padre era di certo già morto nel 1528, e il D. dovette [...] 1557 dell'inviato straordinario Angelo Giovanni Spinola, che comunica al governo del bando di Tomaso De Marini richiesta personalmente da sua , cc. 612, 614; m.r., X, 2, 168: L. Della Cella, Famiglie di Genova, II, cc. 1103, 1104; F. Poggi, Le guerre ...
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Marco Politi
L’uragano Vatileaks
La fuga di documenti segreti dal Vaticano rivela trame, corruzione, addirittura un fantomatico complotto per assassinare il papa. È guerra aperta fra le varie fazioni [...] inoltre dai cardinali Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi, che il 23 maggio porta .
Dopo quasi due mesi passati in cella, Gabriele viene rinviato a giudizio dal giudice chiarisce il ruolo del confessore don Giovanni Luzi, che ha ricevuto dal maggiordomo ...
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EMO CAPODILISTA, Antonio
Sergio Cella
Nacque a Padova da antica nobile famiglia, cui l'Austria aveva riconosciuto il titolo comitale, il 30 maggio 1837, figlio secondogenito di Giordano e di Elisabetta [...] Venier (da cui ebbe poi il figlio Giovanni Leonardo), per dedicarsi all'amministrazione dell'ingente patrimonio padovani, egli partecipò all'operazione trasformistica che portò alla fondazione de L'Euganeo, quotidiano inteso a porsi al di sopra delle ...
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