Città della provincia di Bari, sul mare Adriatico, a 8 km. di distanza dal confine della Capitanata, che è per lungo tratto segnato dal fiume Ofanto, a SE. della cui foce sorge la città. Fino al 1927 è [...] guglia ottagonale di copertura e la cella campanaria, sopra l'antica cornice trono, tra la Vergine e S. Giovanni Battista mentre due angeli, inginocchiati ai lati quali centotrentotto del pittore barlettano G. De Nittis (1846-1884): l'Autoritratto, ...
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Per cappella s'intende una piccola costruzione religiosa annessa a una chiesa, a un palazzo, a un castello, a una villa, a un cimitero: può essere incorporata all'edificio, di cui fa parte, o del tutto [...] tre piccoli absidi semicircolari (cella tricora, come nelle catacombe Carmine di Firenze, la cappella Corsini in San Giovanni in Laterano, le cappelle Sistina e Paolina nel come, per es., nel 1532, Claudin de Sermisy. Sotto il regno di Luigi XIII ...
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. L'Aventino passa comunemente per uno dei sette colli della Roma primitiva, mentre in realtà entrò a far parte della compagine della città fortificata in età relativamente tarda essendo distaccato dalle [...] avrebbe soggiornato, secondo Giovanni Diacono, Santa Silvia madre . Questo di Roma fu la Cella nova. Il monasterium Sancti Sabae ancora di grande valore è l'opera di F. M. Nerini, De Templo et coenobio Ss. Bonifacii et Alexi, Roma 1752; per S. ...
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OSTIA (XXV, p. 743; App. II, 11, p. 471)
Giovanni Bernieri
Dopo una vasta campagna di scavi dal 1938 al 1942 sotto la direzione di G. Calza, l'attività della soprintendenza sotto P. Romanelli, G. Iacopi, [...] di colonne laterizie stuccate, chiuse con tramezzi, con cella che conserva resti di fini pitture. Rimane dinanzi (1956), p. 169 ss.; C. C. Van Essen, À propos du plan de la ville d'Ostie, in Hommages à Waldemar Deonna, Coll. Latomus, Bruxelles 1957, ...
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Famiglia d'origine turca che governò Tripoli d'Africa in condizioni di semindipendenza sotto la sovranità nominale della Porta Ottomana dal 1711 al 1835.
Lo stabilirsi d'una dinastia autonoma a Tripoli [...] l'histoire des Karamanlis, nella Revue de l'Histoire des Colonies française, 1919 Corrispondenza tra i Gran Maestri dell'Ordine di San Giovanni a Malta e i Bey di Tripoli dal 1714 1825, Roma 1912; P. Della Cella, Viaggio da Tripoli di Barberia alle ...
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TERRACINA (A.T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe LUGLI
Ignazio Carlo GAVINI
Giuseppe LUGLI
Giovanni COLASANTI
Città del Lazio meridionale (prov. di Littoria) sul Tirreno, situata nella parte [...] per due lati sotto il muro moderno con parte della cella e delle favisse. Il Foro poggia sopra una terrazza Il Medioevo, Torino 1927; Corpus Inscr. Lat., XIV, p. 623 segg.; De la Blanchère, Terracine. Essai d'histoire locale, Parigi 1883; G. Lugli, ...
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POITIERS (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Andrée R. SCHNEIDER
Georges BOURGIN
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Città della Francia occidentale, capoluogo del dipartimento della Vienne, con 37.662 ab. nel 1926, e 41.546 nel 1931. [...] Battistero (oggi museo merovingio e carolingio) la cui cella primitiva è uno dei primi monumenti cristiani della Gallia battistero di S. Giovanni. Sotto i Merovingi, la città continuò ad essere un importante centro religioso e il De la Croix ne ...
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Cardinale, nato a Sora il 30 ottobre 1538 da Camillo Barone (questo il cognome prima che Cesare lo latinizzasse in Baronius) e Porzia Febonia. Conseguì la laurea in giurisprudenza a Roma il 20 maggio 1561 [...] in Santa Maria in Valli cella.
Il B. fu concordemente chiamato Girolamo alla Carità, poi in S. Giovanni dei Fiorentini, le vicende della chiesa cattolica Bar-le-Duc 1887); c) dal 1199 al 1646 il De Sponde (Parigi 1639; ivi 1647 e altre ristampe); d) ...
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NURAGHI
Antonio Taramelli
I nuraghi, caratteristici monumenti preistorici della Sardegna, sono una manifestazione dell'architettura megalitica, imponente per il numero e la poderosità delle costruzioni.
Per [...] posta dall'archeologo sardo canonico Giovanni Spano e dal suo .
I materiali rinvenuti negli scavi entro le celle e i recinti nuragici sono avanzi di pasto lavori di Mackenzie, von Bissing, Th. Ashby, De Chaignon ecc.; F. von Duhn, in Reallexikon der ...
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. Il vocabolo crypta, che, sebbene d'origine greca (da κρύπτω "nascondo"), s'incontra come sostantivo soltanto in latino, serviva a indicare nella casa e nel tempio romano qualunque ambiente sotterraneo; [...] crypta Damasi). Più tardi il Ler de locis indica col termine cryptae tutta carolingi. Il S. Secondo e il S. Giovanni di Asti hanno delle cripte con parti assai il tipo delle romane (ambulacro semicircolare e cella).
Vestigia di cripte sono in tante ...
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