Cardinale, gran cancelliere di Francia, nacque a Milano il 2 febbraio 1507 (secondo altri nel 1506 o 1509), da nobile famiglia. Il padre Galeazzo era ambasciatore del duca di Milano alla corte imperiale; [...] concilio di Trento. Fu carissimo alla regina madre Caterina de' Medici e re Carlo IX nel 1570 lo fece entrare come povero. L'unica figlia Francesca andò sposa al marchese di Nesle, Giovanni Lavel. Re Enrico III con la corte intervenne ai suoi funerali ...
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. Un castello tedesco che, per dominare un borgo del Vorarlberg detto Ems o Emps, era chiamato Hohenems, diede il nome a questa famiglia: un ramo della quale si trapiantò in Italia e modificò il cognome [...] come condottieri di lanzi, cominciò col matrimonio di Volfango, figlio di Marco Sittico I, con Chiara, sorella del cardinale Giovanni Angelo Medici, poi papa Pio IV. Da questo matrimonio nacquero cinque figli, ed erano già tutti adulti quando il ...
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Pittore, nato a Stradella di Pavia nel 1723, morto a Parma nel 1802. Ebbe come primo maestro, in Firenze, Vincenzo Meucci; essendosi quindi recato a Parigi nel 1751, a spese del duca di Parma, si perfezionò [...] Parma possiede un disegno e un Ritratto del segretario Luigi Berri. Degni di menzione sono anche il Ritratto di Antonio de' Medici e l'Autoritratto nella Galleria degli Uffizi a Firenze, entrambi incisi da P. A. Pazzi. Alcuni suoi disegni si trovano ...
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Famiglia italiana, d'origine toscana, legata ai Medici e trasferitasi in Francia, dove trascrisse il proprio nome alla francese, e diede nel sec. XVII numerosi prelati e diplomatici. Antonio, vescovo di [...] combinò il matrimonio di Enrico IV di Francia con Maria de' Medici e fu fatto grande elemosiniere del regno, e quindi, nel Maria di Baviera, nipote della regina), mentre il re Giovanni Casimiro aveva promesso di abdicare. Fallito il tentativo, per ...
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NICCOLI, Niccolò
Remigio Sabbadini
Umanista, nato a Firenze circa il 1364 e ivi morto il 3 febbraio 1437. Formò la propria istruzione nel circolo di S. Spirito, attingendo ivi dalle dispute di L. Marsigli, [...] mecenatismo di Cosimo de' Medici, diventò fervido promotore. Ebbe a cuore l'incremento dello Studio pubblico, prendendo parte attiva alla chiamata di valenti professori, quali Manuele Crisolora, Guarino Veronese, Giovanni Aurispa, Francesco Filelfo ...
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Pittore, nacque a Parma intorno al 1566 e vi morì intorno al 1630. Studiò il Correggio senza accostarsi alla sua fine sensibilità, ne imitò il colore senza eguagliarne la freschezza, ne accentuò il contrasto [...] A. Nel 1628 decorò con affreschi a chiaroscuro, oggi scomparsi, l'arco trionfale eretto per le nozze di Odoardo Farnese con Maria de' Medici nei pressi di S. Lazzaro Parmense. La personalità artistica di G. C. A. è tuttora confusa con quella di Luigi ...
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. La moneta fiorentina del valore di soldi 12 e denari 6, chiamata già carlino e anche battezzone perché vi era figurato S. Giovanni che battezza Gesù Cristo al rovescio del solito giglio fiorentino, riformata [...] di vino. Il valore venne poi equiparato a quello del giulio o 40 quattrini. In un bando senza data di Lorenzo de' Medici duca di Urbino (1516-1519), si lesse da alcuni barile feretrano, valutato quattrini 37½; siccome però non si conosce moneta ...
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Caccini, Giulio, detto Giulio Romano. - Compositore e cantante (Roma verso il 1550 - Firenze 1618). Musico di corte presso i Medici, fece parte del cenacolo umanistico della Camerata de' Bardi e si fece [...] e arie, tra cui le Nuove musiche (1601).
Vita e opere
Fratello di Giovanni Battista e allievo di Scipione Della Palla, fu (già dal 1564) musico di corte presso i Medici. A Firenze visse nell'ambiente umanistico della Camerata fiorentina, e con V ...
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Principessa palatina (n. 1667 - m. Firenze 1743), figlia del granduca di Toscana Cosimo III. Vedova dell'elettore palatino Giovanni Guglielmo di Neuburg, non prevedendosi prole dall'erede Gian Gastone, [...] fu dal padre dichiarata erede del granducato (1713). La successione non avvenne, poiché la Toscana fu assegnata dalle grandi potenze ai Lorena; Anna Maria Luisa rimase tuttavia in Toscana e nella convenzione ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] fino alla regina Giovanna di Napoli, composta sull'esempio e a complemento dell'opera petrarchesca De viris illustribus, d'ingenui bigotti, di artisti, di giudici, di servitori, di medici esilaranti! Non è arrischiato perciò affermare che il B., due ...
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banda2
banda2 s. f. [lat. mediev. bandum «insegna» (e come collettivo banda «milizia, partito, fazione»), dal got. bandwō «segno»]. – 1. ant. a. Insegna dei corpi militari, costituita da un drappo che nel medioevo era portato dai soldati ad...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...