Umanista e teologo benedettino, nato a Modena nel 1489, morto a Roma il 29 settembre 1548. Addottoratosi in legge a Padova nel 1500, passò ai servizî del cardinale Giovannide' Medici, poi Leone X. Ma [...] nel 1506 passò a vita monastica nel monastero di Polirone, presso Mantova, appartenente alla congregazione di S. Giustina di Padova. Zelante dell'osservanza regolare molto operò in suo favore in Italia ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] finché il sacco di Roma (1527), dove pontificava Giulio de' Medici (Clemente VII), rese possibile a F. l'ultima Cosa Nostra che aveva già condotto nel 1992 alla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e nello stesso 1993 ai due attentati di ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] , prima dell'arrivo del nuovo papa a Roma, di allontanarsene al seguito del card. Giulio de' Medici. Fu poi alla corte dei Gonzaga e presso Giovanni dalle Bande Nere, con cui strinse una duratura amicizia. Tornò a Roma appena eletto papa Giulio ...
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Poeta (Firenze 1475 - Roma 1525), figlio di Bernardo e di Nannina, sorella di Lorenzo de' Medici; fattosi ecclesiastico, ebbe importanti incarichi da Leone X e Clemente VII. Era, quando morì, castellano [...] di Castel Sant'Angelo: e G. G. Trissino da lui intitolò Il castellano, il suo dialogo sulla lingua italiana. Scrisse due tragedie classicheggianti, la Rosmunda e l'Oreste: alla prima, terminata agli inizî ...
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Banchiere e uomo politico fiorentino (m. 1533), figlio del priore e gonfaloniere Giovanni, marito di Lucrezia de' Medici e pertanto cognato del futuro pontefice Leone X; tenne per i Medici durante la congiura [...] dei Pazzi. A Roma (dopo il 1492), segretario pontificio, partecipò a numerose ambascerie; nel 1532 difese la libertà fiorentina. Fu padre di Maria e dei cardinali Giovanni e Bernardo (v. le rispettive voci). ...
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Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo [...] il suo primo biografo, Giovanni Corsi, a Firenze fu humanioribus litteris... abunde eruditus. Continuò i suoi studî a corso di medicina dopo appena un anno (1458), Cosimo de' Medici lo prese sotto la sua protezione "consacrandolo al divino Platone ...
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Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] titubante e pauroso: lesina soccorsi di danari e uomini, non si sa guadagnare Giovanni Bentivoglio, che domina da Bologna una delle vie dell'invasione, non difende Piero de' Medici. Fino a che, occupata Ostia dai Colonna, ribelli in Roma gli Orsini ...
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GIULIO II papa
Giovanni Battista Picotti
Giuliano della Rovere nacque ad Albissola presso Savona il 5 dicembre 1443, da povera famiglia. Francescano, attese a Perugia dal 1468 a studî di diritto; dallo [...] minaccia di un attacco francese Giovanni Bentivoglio a lasciare Bologna, salvò Carlo V, e deliberasse il ritorno dei Medici in Firenze, troppo devota alla Francia, parve E sognava di "veder Italia in man de Italiani"; forse si sarebbe volto, ora, ...
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SANGALLO, Francesco da, detto il Margotta
Géza de Francovich
Scultore e architetto, nato a Firenze il 1° marzo 1494, morto il 17 febbraio 1576. Giovinetto, vien condotto a Roma dal padre Giuliano. Nel [...] di Paolo Giovio. Del 1555 è la medaglia di Gian Giacomo de' Medici, marchese di Marignano, del 1560 la statua per il monumento se l'artista nel suo capolavoro, che è il busto di Giovanni dalle Bande Nere, crea un'opera d'impostazione potente e sobria ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] 6 ottobre 1600, in occasione delle nozze di Maria de' Medici; rappresentazione di cui Michelangelo Buonarroti il Giovane ci ha aprivano intanto sempre a Venezia altri due teatri, quello di S. Giovanni e Paolo e quello di S. Moisè, il quale ultimo si ...
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banda2
banda2 s. f. [lat. mediev. bandum «insegna» (e come collettivo banda «milizia, partito, fazione»), dal got. bandwō «segno»]. – 1. ant. a. Insegna dei corpi militari, costituita da un drappo che nel medioevo era portato dai soldati ad...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...