ALESSANDRO VI, papa
Giovanni Battista Picotti
Rodrigo de Boria y Borja, o, come si disse comunemente, Rodrigo Borgia, era nato fra il 1430 e il 1432, probabilmente il 1° genn. 1431, a Xàtiva presso [...] Pio contro i Turchi e fti tra quelli che accompagnarono il vecchio papa ad Ancona, dove questi morì.
Essendosi "fatigato a ne voleva il favore per la creazione cardinalizia del fanciullo Giovannide' Medici, gli faceva sperare "l'imperio dei cristiani ...
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PIO III, papa
Matteo Sanfilippo
PIO III, papa. – Secondo la tradizione, Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque a Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito del giurista Nanni di Piero [...] stallo delle candidature più forti. A questo punto Ascanio Sforza, Giovannide’ Medici e Giovanni Colonna decisero di appoggiare Tedeschini-Piccolomini: il cardinale senese era infatti vecchio e malandato, quindi un ottimo candidato di transizione. I ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] l'appoggio dei Farnese. Annibale Rucellai, memore della vecchia amicizia che aveva lo zio col cardinale Alessandro, si si aggravarono improvvisamente. Ritiratosi in uno dei palazzi romani di Giovannide' Ricci (forse quello di via Giulia), morì a Roma ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] partito filogesuita, guidato dall'arcivescovo di Genova Giovanni Lercari, anche a causa della parte attiva pp. 24 ss., 33 ss.; E. Codignola, Il giansenismo toscano nel carteggio di F. deVecchi, Firenze 1944, I, pp. 108 n., 110, 112-117; II, pp. 260, ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] , p. 172; S. Jacini, Il tramonto del potere temporale nelle relaz. degli ambasciatori austriaci a Roma, Bari 1931, ad Indicem; C. M. deVecchi di Val Cismon, Le carte di G. Lanza, II, Torino 1936, pp. 546, 565, 597 s.; Docc. diplom. it., s. 1, 1861 ...
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IMPERIALI, Giuseppe Renato
Stefano Tabacchi
Nacque a Oria o, più probabilmente, a Francavilla Fontana, il 28 apr. 1651, da Michele, principe di Francavilla, e Brigida Grimaldi. Apparteneva a uno dei [...] a eleggere l'ancora relativamente giovane cardinale Giovanni Francesco Albani, che era riuscito a coniugare Buon Governo, usualmente conosciuta con il titolo De bono regimine, curata da Pietro Andrea DeVecchi, un giurista legato all'Imperiali.
A ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] 170, p. 180 n.
128 Lettera del 8 marzo 1882 scritta da Giovanni Oreglia, cit. in A.M. Canepa, Cattolici ed ebrei nell’Italia liberale . 7.
146 Cfr. E. Santarelli, s.v. DeVecchi Cesare Maria, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto della ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] affitto dal fermano Ludovico deVecchi, la madre invece si mise a servizio della nuora del proprietario, di nome Bianca. Felice, quarto di sette figli, fu battezzato il 26 dicembre nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista. Dei suoi fratelli ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] ; a teatro si rappresentarono pièces, come il Cristo di Giovanni Bovio, di identica ispirazione; la satira più corrosiva fu della marcia su Roma – Michele Bianchi, Emilio De Bono, Cesare Maria DeVecchi e Italo Balbo – appartenevano anch’essi a logge ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] di una tendenza di lungo periodo del riformismo settecentesco. DeVecchi gli faceva eco scrivendo a Ricci il 1° agosto 15-79; sul coinvolgimento nel processo di Giovanni Maria Lancisi cfr. V. Frajese, Giovanni Maria Lancisi e i Bianchi. Il processo ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
demassificazione
s. f. Tendenza volta a contrastare quanto le società industriali avanzate hanno prodotto in termini di livellamento e standardizzazione nei comportamenti e negli stili di vita, in direzione viceversa del recupero di una dimensione...