Pittore (Borgo Sansepolcro 1536 - Roma 1615), scolaro di R. Del Colle. Lavorò per il card. Alessandro Farnese a Caprarola con T. Zuccari. A Roma, oltre alle pale con S. Girolamo (S. Maria in Aracoeli) e S. Sebastiano (S. Andrea della Valle), dipinse affreschi in S. Eligio degli Orefici, S. Maria sopra Minerva, S. Pietro in Montorio. Gli sono attribuiti gli affreschi di alcune sale di pal. Mattei di ...
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DEVECCHI (De Galizzi)
Lucia Simonetto
Famiglia di pittori originari da Santa Croce in Val Brembana (frazione di San Pellegrino Terme, prov. di Bergamo), residenti e operanti a Venezia nella prima metà [...] Accademia dei Concordi di Rovigo, Venezia 1985, pp. 35 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XIII, p. 100 (sub voce Galizzi, Giovanni); XXIX, pp. 421 s. (sub voce Santacroce: Francesco [II] di Bernardo; Vincenzo de' Vecchi; Giovanni [Zuanne]). ...
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DE VECCHIS, Nicola
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Mosaicista attivo a Roma dalla fine del Settecento al 1834. Lavorò alle dipendenze dello Studio vaticano del mosaico e in privato, distinguendosi [...] agli inizi del Seicento. L'errata attribuzione nasce senz'altro dai cartoni per i medaglioni eseguiti dal pittore GiovanniDeVecchi di Borgo San Sepolcro sotto il pontificato di Clemente VIII.
L'unico dato certo intorno alla situazione famigliare ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] tra il 1582 e il 1584. Anche questa volta il F. aveva intenzione di decorare l'interno con mosaici disegnati da GiovanniDeVecchi: ma uno solo poté essere completato, dopo la morte del F., il cui ritratto fu inserito fra quelli dei santi.
Circa ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] vera e propria avversione per il manierismo, se è vero che aveva l'intenzione di distruggere gli affreschi di GiovanniDeVecchi nella cupola del Gesù (che pure erano stati dipinti in tempi abbastanza recenti per il cardinale Alessandro) allo scopo ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] , liquida e impastata insieme", sintomatica di un ritorno alla versione mistica del manierismo di GiovanniDeVecchi nell'oratorio del Gonfalone (Leone De Castris, 1991, p. 70). Per analogie tecnico stilistiche, congiunte a una analoga intonazione ...
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CASCESE (Cajés, Caxés, Cascesi), Eugenio
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio del pittore aretino Patrizio e di Casilda de la Fuente, nacque in Spagna intorno al 1575 se si presta fede ad una sua personale [...] la piccola ma preziosa Imposizione della casula a s. Ildefonso del Prado, firmata, ricorda i risultati più sottili di Giovannide' Vecchi, un altro aretino le cui opere il C. poté conoscere a Roma, mentre altri dipinti come La caduta degli angeli ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] (Galasso, 1986, p. 191). Una dedica al D. di Giovanni Bovio asserisce che "il suo impegno non tollera l'attesa del altri incidenti si verificarono, culminati nelle intemperanze fascistiche del DeVecchi, che diede al D. lo spunto per dimettersi e ...
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DEVECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] quella di C. Ciano si deve, all'inizio del 1922, se Giovanni Amendola, già designato da L. Facta, non andò alla Guerra espresse su di lui un giudizio del tutto negativo: "Il DeVecchi ha sempre creato una massa di guai dovunque lo abbia messo. ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] il quindicinale letterario Vita nuova che condiresse fino al dicembre 1877 scrivendovi assiduamente, spesso con pseudonimi (Primo DeVecchi, Primo De Novi). Quando alla fine di quell'anno si concretizzò la fusione della Vita nuova con il Preludio di ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
demassificazione
s. f. Tendenza volta a contrastare quanto le società industriali avanzate hanno prodotto in termini di livellamento e standardizzazione nei comportamenti e negli stili di vita, in direzione viceversa del recupero di una dimensione...