Arti marziali
Giorgio Barbieri
Definizione
La denominazione arti marziali comprende un ampio numero di discipline di combattimento e autodifesa, prevalentemente di origine orientale. Si ritiene, infatti, [...] del Kung Fu, 3 voll., Roma, Edizioni Mediterranee, 1986-89.
C. Regoli, Il manuale completo del Kung Fu, Milano, GiovanniDeVecchi, 1989.
Shin Dae Wong, Scuola di Kung Fu, Roma, Edizioni Mediterranee, 1989.
Yoseikan budo:
A. Amari et al., Yoseikan ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] , liquida e impastata insieme", sintomatica di un ritorno alla versione mistica del manierismo di GiovanniDeVecchi nell'oratorio del Gonfalone (Leone De Castris, 1991, p. 70). Per analogie tecnico stilistiche, congiunte a una analoga intonazione ...
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SALIMBENI, Alessandro detto Ventura
Raffaele Moretti
– Figlio del pittore Arcangelo e di Battista Focari, e fratello uterino minore del pittore Francesco Vanni, nacque a Siena e fu battezzato il 26 gennaio [...] con S. Caterina che beve il sangue di Cristo, per cui Ventura fornì il disegno, vicino ai modi di Giovannide’ Vecchi, che servì d’ispirazione al dipinto con lo stesso soggetto del fratellastro Francesco Vanni (Ciampolini, 2005, p. 374). Iniziato ...
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MOTTA, Raffaele
Stefano De Mieri
MOTTA, Raffaele (Raffaellino da Reggio). – Nacque nel 1550 a Codemondo (Reggio Emilia) da Pietro, muratore, come documenta il profilo biografico tracciatone sin dal [...] Reggio?) a palazzo Firenze, in Kunst des Cinquecento in der Toskana, München 1992, pp. 375-381; P. Tosini, Rivedendo Giovannide’ Vecchi: nuovi dipinti, documenti e precisazioni, in Storia dell’arte, LXXXII (1994), pp. 307-313; A. Czére, “Thou shalt ...
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MACCARANI, Antonio
Filippo Crucitti
MACCARANI, Antonio. – Nacque a Roma nella prima metà del Cinquecento da Tiberio – consigliere del rione Trastevere nel 1530, caporione nel 1534 – e, probabilmente, [...] romane, Roma s.d. [ma 1910], pp. 23 s.; J.-J. Berthier, L’église de la Minerve à Rome, Rome 1910, p. 355; G. Dethan, Mazarin et ses amis, . Maria sopra Minerva, Marcello Venusti e Giovannide’ Vecchi nella cappella Capranica, in Restauri d’arte ...
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SALIMBENI, Arcangelo
Raffaele Moretti
– Figlio di Leonardo di Giacomo e di madre ignota, nacque a Petroio, nei pressi di Pienza, verso la metà del quarto decennio del Cinquecento, probabilmente nel [...] , p. 209); tuttavia si accostò a esempi artistici più vicini al suo bagaglio culturale quali Marco Pino e Giovannide’ Vecchi.
Nel 1565, sicuramente rientrato in terra senese, ricevette un pagamento per alcuni lavori per la compagnia di S. Bernardino ...
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CASCESE (Cajés, Caxés, Cascesi), Eugenio
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio del pittore aretino Patrizio e di Casilda de la Fuente, nacque in Spagna intorno al 1575 se si presta fede ad una sua personale [...] la piccola ma preziosa Imposizione della casula a s. Ildefonso del Prado, firmata, ricorda i risultati più sottili di Giovannide' Vecchi, un altro aretino le cui opere il C. poté conoscere a Roma, mentre altri dipinti come La caduta degli angeli ...
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SALVUCCI, Matteuccio
Cristina Galassi
– Nacque a Bettona nel 1575 (Teza, 1982, pp. 61 nota 3, 64 doc. 1). Documentato a Perugia dal 1594, anno in cui prese in subaffitto dal pittore Giulio Cesare [...] incompiuta, in cui l’artista compose «un pastiche tra l’impianto compositivo nordico, esempi manieristi contemporanei (GiovanniDe’ Vecchi, Cesare Sermei) e recuperi arcaizzanti dei più consacrati testi figurativi locali sulla vita di s. Ercolano ...
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MONA, Domenico
Laura Orbicciani
– Non si conosce con precisione la data di nascita di questo pittore ferrarese, nato da famiglia «chiara e illustre» (Baruffaldi, p. 5), data che sarebbe da collocare [...] del Gonfalone di Roma. Le grandi tele infatti denunciano l’assorbimento dei modi michelangioleschi elaborato dagli Zuccari e da GiovanniDeVecchi, tanto da lasciar intuire (ibid.) un possibile viaggio a Roma intorno a queste date.
Il nono decennio ...
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TERATOLOGIA (dal gr. τέρας "mostro" e λόγος "discorso")
Bindo DEVECCHIGiovanni Battista TRAVERSO
Fabrizio CORTESI
È lo studio delle mostruosità o delle anomalie morfologiche dell'intero individuo [...] per la scarsità dei casi e l'incertezza delle descrizioni non è possibile una classificazione razionale.
Bibl.: B. deVecchi, Teratologia generale, in Trattato italiano di anatomia patologica, Torino 1923.
Per la teratologia zoologica, v. mostruosità ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
demassificazione
s. f. Tendenza volta a contrastare quanto le società industriali avanzate hanno prodotto in termini di livellamento e standardizzazione nei comportamenti e negli stili di vita, in direzione viceversa del recupero di una dimensione...