RICCI, Renato
Giovanni Teodori
RICCI, Renato. – Nacque a Carrara il 1° giugno 1896 da Ernesto e da Emma Checchi, in un contesto umile.
Il padre faceva il cavatore (per la precisione il riquadratore) [...] era ormai il ras di Carrara, come Roberto Farinacci a Cremona, Italo Balbo a Ferrara, Mario Giampaoli a Milano, Cesare Maria DeVecchi a Torino, Dino Perrone Compagni a Firenze.
Nel 1924 divenne deputato del Regno e commissario per l’Ente Portuale di ...
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DABORMIDA, Giuseppe
Paola Casana Testore
Nacque a Verrua Savoia (prov. di Torino) il 21 novembre del 1799, da Giovanni Battista e da Vittoria Seghini. Il padre, magistrato sotto l'antico regime, pare [...] Giulietta Tornielli di Vergano, si risposava con Angelica de Negry della Niella.
Per la sua esperienza e l'Europa. L'alleanza di Crimea, Firenze 1968, ad Indicem; C. DeVecchi di Val Cismon, La missione Dabormida a Parigi, in Rass. stor. ...
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POSI, Paolo
Raffaella Catini
POSI, Paolo. – Nacque a Siena nel 1708, figlio di Giuseppe, falegname; non si hanno notizie della madre. Apprese i primi rudimenti di matematica e architettura civile nella [...] nell’arena del Colosseo, riprodotte in un’incisione di Giovanni Battista Piranesi. Dal 1751, architetto di casa Colonna, e Agostino Penna.
L’ultima realizzazione documentata è il palazzo DeVecchi a Siena, iniziato nel 1771 (Mussari, 2004).
Morì a ...
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BENIVIENI, Antonio
Ugo Stefanutti
Nacque a Firenze il 3 nov. 1443 (cfr. Archivio di Stato di Firenze, Libri dell'età, II, c. 174, Tratte 443), da Paolo, notaio, e da Nastagia de' Bruni, di antica e [...] Iacopo di Michel Vannozzo Pandolfini il quartiere di S. Giovanni. Ebbe in cura membri di famiglie nobili e potenti E. R. Long, A History of Pathology, London 1928, pp. 50-56; B. DeVecchi, La vita e l'opera di maestro A. B. fiorentino, in Atti d. Soc. ...
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BUGATTI, Carlo
Luciano Caramel
Nacque a Milano il 16 febbraio 1856 da Giovanni Luigi, curiosa figura di studioso di architettura e di scienza, nonché scultore, e da Amalia Salvioni. Frequentò l'Accademia [...] di Brera, dove divenne amico di Giovanni Segantini, che nel 1880 sposò sua sorella Luigia, chiamata Bice. fabbrica che aveva fondato a Milano (in via Marcona, 13) alla ditta DeVecchi - che continuò per qualche tempo a ispirarsi ai suoi modelli - e ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] II, morto nel 1513, era stato Leone X, ovvero Giovannide’ Medici, suo coetaneo e figlio del suo primo protettore di F. Hartt, commenti alle tavole di G. Colalucci e P. DeVecchi, fotografie di T. Okamura, 4 voll., Milano 1989-1995
Michelangelo ...
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Figlio (Firenze 1519 - villa di Castello, presso Firenze, 1574) di Giovannide' Medici dalle Bande Nere e di Maria Salviati. Orfano di padre a sette anni, esule con la madre dal 1527 al 1530, dopo l'assassinio [...] il pericolo di una restaurazione repubblicana. Pur conservando le magistrature create da Alessandro in sostituzione dei vecchi organi comunali, di fatto le esautorò accentuando la "pratica segreta", emanazione diretta del duca. Al centralismo ...
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Gruppo di pittori originari di Santa Croce in provincia di Bergamo, attivi in Veneto. Si distinguono in due diverse botteghe; la prima fa capo a Francesco di Simone (m. Venezia 1508), vicino a Giovanni [...] S. Pietro Martire). Fu suo allievo Francesco di Bernardo de’ Vecchi (o de Galizzi), detto Rizzo (notizie Venezia 1505-45), vicino di Gentile Bellini e aiuto di Giovanni Bellini, risentì anche di I. Palma il Vecchio (Sacra conversazione, Venezia, S. ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] applicazioni (casuistica), per opera di forti ingegni, quali GiovanniDe Lugo, poi cardinale, e Leonardo Lessio. Questi vi tinto di panteismo e di fatalismo, che attinge principî dai vecchi manichei e dal moderno Wycliffe; meno originale, ma più ...
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MISSIONE (dal lat. missio "invio, spedizione")
Edoardo GOULET
Luigi GIAMBENE
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Nicola TURCHI
Questo termine, che in latino è usato soprattutto nel linguaggio giuridico (missio in bona, missio in possessionem) [...] ; orfanotrofî 1609, con 76.518 fanciulli raccolti; ricoveri di vecchi 299, con 11.341 ricoverati; leprosarî 81, con 14. et XIV (Giovanni del Pian de' Carpini, Giovanni da Montecorvino, Odorico da Pordenone, Giovannide' Marignolli), Quaracchi ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
demassificazione
s. f. Tendenza volta a contrastare quanto le società industriali avanzate hanno prodotto in termini di livellamento e standardizzazione nei comportamenti e negli stili di vita, in direzione viceversa del recupero di una dimensione...