DANDOLO, Giovanni
Marco Pozza
Figlio di Ranieri il Rosso, del confinio di S. Luca, non deve essere confuso con Giovanni di Ranieri, nipote del doge Enrico, come erroneamente indica il Priuli nei suoi [...] Pretiosi frutti, né con Giovanni di Ranieri da S. Moisè, detto comunemente "per le Armi", più giovane del D. di almeno papa Clemente IV (a Genova secondo il confuso racconto di A. Dandolo). La venuta dei tre inviati, entro il termine della Pasqua (17 ...
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Doge di Venezia (m. Venezia 1289), secondo della famiglia, eletto nel 1280. Il suo dogato fu poco brillante, almeno in apparenza, perché ebbe a svolgersi in un momento difficile della vita di Venezia, che ancora risentiva delle vicende che avevano portato al trattato di Ninfeo e al crollo dell'Impero latino d'Oriente. Inoltre era necessario prepararsi per affrontare la minaccia di Genova e il D. si ...
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DANDOLO, Giovanni, detto Cane
Marco Pozza
Appartenente al ramo di S. Polo della celebre famiglia, nacque con ogni probabilità nel quarto o quinto decennio del sec. XIII. Primo dei suoi ad essere indicato [...] patto di Capua a questo punto non era più sufficiente: Venezia non ratificò l'accordo ed il doge neoeletto, GiovanniDandolo, si affrettò il 28 aprile a comunicare nuove istruzioni ai suoi tre rappresentanti che ancora non erano rientrati in patria ...
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DANDOLO, Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1405, secondogenito di Giacomo di Francesco e della figlia di Enrico del doge GiovanniDandolo. Della sua vita privata sappiamo soltanto ch'era [...] assai ricco (nel 1445 è "pieggio" della galera di Andrea Zen, che commerciava con Alessandria), e questo gli permise l'acquisto di un palazzo nella contrada di S. Maria Zobenigo, dove si trasferì, e di ...
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Nome di due monete veneziane: una, d’argento, in seguito detta grosso o matapane, fu coniata intorno al 1202; l’altra, d’oro, in seguito detta zecchino, fu coniata per la prima volta dal doge Giovanni [...] Dandolo nel 1284.
Il nome passò quindi alle monete d’oro coniate in vari paesi che, per la massa e la bontà, si approssimavano al d. d’oro veneziano: si ebbero così d. papali, dell’Impero, di Milano ecc. Ducatello Moneta d’argento veneziana emessa ...
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DOLFIN, Baldovino (Baldoin, Balduin, Bolduin)
Piero Scarpa
Figlio di Renier di Giacomo di Gregorio, nacque a Venezia intorno al 1275 nella parrocchia dei Ss. Apostoli dove risiedeva il suo ramo della [...] a far parte di questa commissione, insieme con Bertucci Gradenigo, Nicolò Morosini e Marco Vitturi. Il quinto membro, GiovanniDandolo, venne designato dalla Signoria.
Il 28nov. 1334, nel termine prescritto, i savi proposero l'armamento di dieci ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] puramente occasionale. Negli uffici navali che si trovavano a pianterreno del palazzo ducale scoppiò infatti una lite fra il nobile GiovanniDandolo e il popolano Bertuccio Isarello, "paron" di nave e uomo influente fra la gente di mare. Il ...
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GRADENIGO, Pietro
Franco Rossi
Soprannominato Pierazzo o Perazzo, nacque a Venezia verso la fine del 1250, figlio di Marco di Bartolomeo. La madre, almeno volendo prestare fede al genealogista Marco [...] .
Il 2 nov. 1289, mentre il G. si trovava appunto a Capodistria nella sua veste di podestà, venne a morte GiovanniDandolo. Il giorno successivo "secundum statuta et ordinamenta Veneciarum", il regimen fu assunto dal Minor Consiglio e dai capi di ...
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DOLFIN, Francesco
Piero Scarpa
Appartenente alla nobile famiglia veneziana, era figlio di Giovanni (Zuanne) del fu Gregorio del fu Dolfin. Ignoriamo la data della sua nascita, che solo in via presuntiva [...] egli era capitano di Romano, nella marca trevigiana, e il 26 febbraio inviò un dispaccio ai rettori di Treviso GiovanniDandolo, podestà, e Donato Tron, capitano, comunicando di non aver potuto adempiere che in parte agli ordini ricevuti perché ...
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FALIER, Michele
Giorgio Ravegnani
Sebbene non si conoscano documenti in cui sia indicato con il patronimico o secondo la contrada di origine, possiamo affermare con sicurezza che il F. era figlio di [...] creato bailo di Negroponte. È ricordato in questa carica da un documento del 21 giugno 1353, quando, con l'ex bailo GiovanniDandolo e con i consiglieri di quest'ultimo, Andrea Gritti e Nicolò Civran, fece adottare al Senato le misure necessarie per ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....