La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] , pp. 5-32. La formazione di serie regolari di registri ebbe impulso decisivo, alla fine del Duecento, da parte del doge GiovanniDandolo, come ben mostra Marco Pozza, La cancelleria, in Storia di Venezia, II, L'età del comune, a cura di Giorgio ...
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La cancelleria
Marco Pozza
La cancelleria
L'anonimo autore della più recente redazione del Chronicon Altinate, scrivendo nell'ultimo scorcio del XII secolo, rammenta fra i vescovi di Olivolo un "Grausus [...] maniera ben più ampia e radicale rispetto alla precedente, era decisa tra il 1282 e il 1283 dal doge GiovanniDandolo, il quale, constatando come le deliberazioni del consiglio si trovassero "in decem libris dispersa et inordinate descripta" (83 ...
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Gli ordini mendicanti
Fernanda Sorelli
Gli insediamenti
Tra i numerosi episodi riferiti da s. Bonaventura nella Leggenda maggiore, ad illustrare l'affettuosa e mirabile corrispondenza di Francesco [...] partire dai suoi stessi gruppi dirigenti. Di particolare significato l'esempio dei dogi - da Pietro Ziani († 1229) a GiovanniDandolo († 1298) - e delle loro famiglie, che dimostrarono in vari modi la propria benevolenza: beneficando i frati, con ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] puramente occasionale. Negli uffici navali che si trovavano a pianterreno del palazzo ducale scoppiò infatti una lite fra il nobile GiovanniDandolo e il popolano Bertuccio Isarello, "paron" di nave e uomo influente fra la gente di mare. Il ...
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GRADENIGO, Pietro
Franco Rossi
Soprannominato Pierazzo o Perazzo, nacque a Venezia verso la fine del 1250, figlio di Marco di Bartolomeo. La madre, almeno volendo prestare fede al genealogista Marco [...] .
Il 2 nov. 1289, mentre il G. si trovava appunto a Capodistria nella sua veste di podestà, venne a morte GiovanniDandolo. Il giorno successivo "secundum statuta et ordinamenta Veneciarum", il regimen fu assunto dal Minor Consiglio e dai capi di ...
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MICHIEL, Vitale. –
Marco Pozza
Nacque presumibilmente a Venezia nei primi anni del secolo XII; i genealogisti moderni lo vogliono figlio del doge Domenico (che abdicò nel 1129-30), ma nulla prova questa [...] Il M. aveva sposato una Maria, di cui non è noto il casato, ed ebbe due figlie: Agnese, andata sposa a GiovanniDandolo, e Richelda, ricordata abitualmente con il titolo di contessa in quanto sposata a un membro della famiglia comitale di Padova. Fin ...
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DOLFIN, Francesco
Piero Scarpa
Appartenente alla nobile famiglia veneziana, era figlio di Giovanni (Zuanne) del fu Gregorio del fu Dolfin. Ignoriamo la data della sua nascita, che solo in via presuntiva [...] egli era capitano di Romano, nella marca trevigiana, e il 26 febbraio inviò un dispaccio ai rettori di Treviso GiovanniDandolo, podestà, e Donato Tron, capitano, comunicando di non aver potuto adempiere che in parte agli ordini ricevuti perché ...
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MOROSINI, Albertino
Enrica Salvatori
– Figlio di un Michele che, secondo gli eruditi veneziani dei secoli XVI-XVIII, fu podestà di Faenza nel 1240 e, sempre secondo fonti erudite, di Agnese Corner del [...] il 19 agosto successivo Venezia deliberava di inviare a Genova tre ambasciatori, fra cui uno dei figli del doge GiovanniDandolo, per chiedere la liberazione di Morosini (Deliberazioni, III, pp. 79, 81, nn. 116, 117, 123; Annali genovesi..., 1929, pp ...
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TIEPOLO, Lorenzo
Marco Pozza
TIEPOLO, Lorenzo. – Figlio terzogenito del doge Giacomo (1229-49) e della sua prima moglie, probabilmente Maria Storlato, nacque a Venezia presumibilmente nei primi anni [...] ducis Venetiarum Chronica, a cura di E. Pastorello, 1938-1958, p. 314), egli fu gravemente ferito da Leonardo e GiovanniDandolo, appartenenti a una famiglia da tempo in contrasto con i Tiepolo, per ragioni personali e politiche, a partire dall ...
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TALENTI, Tommaso
Matteo Venier
– Figlio primogenito maschio di Giovanni di Filippo e di una Vagia, Talenti nacque in una data incerta da collocarsi fra terzo e quarto decennio del secolo XIV.
La famiglia, [...] Petrarca).
Il 12 maggio 1362 Talenti e la madre Vagia, in qualità di unici commissari del fu Giovanni (Dandolo e Contarini avevano rinunciato alla commissaria, come esplicitamente indicato nel contratto in questione), strinsero una società con ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....