SORANZO (latinamente Superanzio o Superanzi)
Mario Brunetti
Famiglia del patriziato veneto fra le più cospicue. D'incerta origine (naturalmente è favolosa la derivazione da Anzio): forse dall'agro altinate, [...] tratta di quello stesso che fu, secondo le genealogie del Barbaro, fra i 41 elettori di Enrico Dandolo. I S. diedero alla repubblica un doge, Giovanni, che regnò dal 13 giugno 1312 al 13 dicembre 1328, e dovette liquidare gli strascichi della guerra ...
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GALLIPOLI (in turco Gelibolu; A. T., 90)
Ettore ROSSI
Angelo PERNICE
Città e porto dei Dardanelli, sulla penisola omonima, quasi di fronte alla località anatolica di Lapseki (Lampsaco).
Gallipoli [...] Dardanelli. La città fu prima data in feudo a Marco Dandolo e a Giacomo Viaro, che ne restaurarono le fortificazioni; dal conte Amedeo VI di Savoia e consegnata all'imperatore Giovanni V Paleologo; ma i Bizantini non seppero conservarla e ricadde ...
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MICHIEL
Roberto Cessi
. Famiglia veneziana che ebbe una parte preponderante nella storia dei primi secoli della repubblica di Venezia. Anche dopo superata la fase, durante la quale pareva che la dignità [...] , e alla famiglia dei M. sono accaparrate la contea di Arbe con Niccolò, figlio di Vitale e con Giovanni, che fece parte della squadra di Enrico Dandolo; la contea di Ossero, con Leonardo, fratello di Niccolò; infine la signoria di Paso, con Domenico ...
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MALIPIERO
Giuseppe Pavanello
. Famiglia veneziana. I Malipiero detti un tempo Magistrelli e poi Mastropiero, Maripiero e Malipiero, vennero da Altino, secondo altri dalla Boemia. Ebbero due dogi, Orio [...] (1178-1192), posto fra quelli di Sebastiano Ziani ed Enrico Dandolo, è oscurato da questi, ma può vantare l'aiuto portato di Ungheria; Tommaso, provveditore al campo col Carmagnola; Giovanni, eroicamente ma inutilmente operante a Modane (1500); Alvise ...
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. Famiglia veneziana di origine ravennate assai remota. Vitale, coi primarî cittadini, figura sottoscritto nel patto barese di Domenico Michiel; Paolo nel 1178 è uno degli elettori del doge Orio Mastropietro; [...] Pietro nel 1202 è sopracomito di galera, con Enrico Dandolo, al riacquisto di Zara; Nicolò (morto 1277) è procuratore 1346), consigliere ducale, elettore dei dogi Marin Falier (1354) e Giovanni Gradenigo (1355) e procuratore di S. Marco (1363); e nel ...
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PAOLO Veneziano (o da Venezia)
F. Flores d'Arcais
Pittore veneziano, nato intorno al 1300 o anche prima, attivo in Italia settentrionale, in Istria e in Dalmazia, documentato dal 1333 al 1358; morto [...] intorno al 1339 è la grande lunetta sopra la tomba del doge Francesco Dandolo (m. nel 1339) a S. Maria dei Frari a Venezia, la opera, che l'artista firmò insieme ai figli Luca e Giovanni, i quali quindi dovevano avere almeno vent'anni. Essa si ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] , sotto le volte di Rialto, ad attendere i soci. Nel 1306, Giovanni d'Avanzo, che aveva un credito di 133 lire di grossi sui beni
Il 14 giugno 1346, benché il doge Andrea Dandolo assicurasse l'imperatore Ludovico che Venezia trattava i mercanti ...
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La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] Falier; Marino e Piero Dolfin; Fantino, Marco e Simeone Dandolo; Marco, Franceschino e Lorenzo Soranzo; Giovanni, Bertuccio e Pangrazio Zorzi; Leonardo, Piero, Andrea e Giovanni Contarini; Micheletto, Francesco, Nicoletto e Albano Morosini (119 ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] a S. Girolamo, dello speziale Vincenzo Dandolo (114). Insomma, nonostante i riconosciuti problemi tratte da: A.S.V., Inquisitori di Stato, b. 826, lettera di Giovanni Antonio Gazabin e compagni da Trieste del 29 giugno 1745 e lettera di Pietro ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] Le Case di cui Giacomo Nani probabilmente aveva sopravvalutato il patrimonio sono: Bembo S. Agnese sulle Zattere, Cassetti, Dandolo SS. Giovanni e Paolo, Manzoni, Nosadini, Zane S. Stefano.
23. O.T. Domzalski, Politische Karrieren, pp. 54 s.; si ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....