CORNER, Francesco (Franceschino)
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, probabilmente nell'anno 1356, dal procuratore e futuro doge Marco e dalla sua seconda moglie, Caterina, che era una dalmata di ignoto [...] dal Petrarca), con la quale si trasferì dalla nativa casa di SS. Apostoli in contrada S. Felice, gli diede Giovanni e Andrea.
Intrapresa con successo la carriera politica nelle magistrature interne della Repubblica, nel giro di qualche anno divenne ...
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DIFNICO, Francesco
Sergio Cella
Nacque a Sebenico (Dalmazia) il 22 ott. 1607. figlio di Nicolò, di cospicua famiglia devotissima a Venezia.
I Difnico (in latino Difhicus e in croato Divnić, venetamente [...] e l'incitamento gli venivano dal cugino ed amico Giovanni Lucio, già noto per la sua erudizione.
Ebbe parte Rossetti, Trieste 1983, nn. 73, 502; G. Valentinelli, Bibliografia dalmata tratta da codici della Marciana di Venezia, Venezia 1845, pp. 68 s ...
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BEMBO, Giovanni Matteo
Sandra Secchi
Nacque a Venezia intorno al 1491 da Alvise e Pentesilea Michiel. Poco sappiamo della sua giovinezza e dei suoi studi; certo egli fin dall'adolescenza ebbe vivo il [...] del conflitto apertosi con i Turchi, il B. venne inviato a Cattaro, punto estremo della difesa veneta sulla costa dalmata. Fu qui che l'anno seguente affrontò il Barbarossa, che, nonostante la tregua pattuita, si era spinto fino all'imboccatura ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Primo doge di Venezia di tale nome, ebbe un governo brevissimo (solo cinque mesi, dal 17 aprile al 18 sett. 887), ma assai significativo per la storia [...] , pp. 81-83, 97-107, le insegne ricordate da Giovanni diacono hanno una origine bizantina).
Il populus da questo momento non uscendo in mare con dodici navi ed approdando sulla costa dalmata all'altezza di Macarsca: la breve battaglia terrestre, che ...
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BOLDÙ, Giovanni Maria
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 7 sett. 1547 da Nicolò di Girolamo e dalla seconda moglie di questo, Dianora di Francesco Longin. Il padre del B., vissuto tra il 1515 e il 1571, [...] del Collegio dei Dodici, nel 1578 divenne "auditor vechio".
Nel 1586-87 fu capitano a Zara, la più importante città dalmata: mentre sul conte, allora Antonio Pesaro, gravavano incombenze amministrative e giudiziarie, i compiti del B. erano d'ordine ...
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CATTALINICH, Giovanni
Sergio Cella
Nacque a Castelnuovo di Traù il 25 marzo 1779, figlio di un commerciante che nel 1785 si trasferì a Traù. Qui don Giovanni Scacoz, divenuto poi vescovo, educò nel [...] pure di agricoltura, ed aveva a cuore l'istituzione di scuole di mutuo insegnamento per la popolazione dell'entroterra dalmata e la pubblicazione d'un giornale economico-agrario che per difficoltà finanziarie nonriuscì ad attuare.
Negli ultimi anni ...
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Storico dalmata (Traù 1604 - Roma 1679). Dopo avere studiato a Roma e a Padova ed essersi poi (dal 1625) occupato dell'amministrazione di Traù, si trasferì a Roma (1654), ove attese a studî di storia dalmata. [...] La sua opera principale, di vasta e sicura erudizione, De regno Dalmatiae et Croatiae libri sex (1666), è essenzialmente una storia ecclesiastica di quei paesi, rimasta insuperata fino all'Illyricum Sacrum ...
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Nobile dalmata (Ragusa 1451 - ivi 1502), oratore diplomatico, rappresentò la Repubblica di Ragusa in Ungheria e in Sicilia. Poeta, amico di A. Poliziano, i suoi scritti, fra cui la novella Delphinus, lodati [...] dallo stesso Poliziano e da N. A. Sabellico, sono andati perduti a eccezione di un unico epigramma latino ...
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Uomo politico e militare (Venezia 1280 - ivi 1361); si fece notare sia per la vittoria di Capodistria (1350), sia per l'accorta opera spesa a vantaggio della politica antigenovese di Venezia in ambascerie [...] quando lo raggiunse la nomina a doge (1356). Dopo aver fatto la pace con l'Ungheria abbandonandole il litorale dalmata, poiché considerava impossibile una continuazione della lotta (1358), il D. profuse tutta la sua attività nel riordinamento interno ...
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