TOLLIS, Giovan Battista de.
Giampaolo Ermini
Fonditore e bombardiere (noto anche come Giovan Battista de Comitibus). Nacque nell’isola dalmata di Arbe (Rab), allora possedimento veneziano, oggi in [...] , XVII, 1891); G. Praga, Battista da Arbe fonditore dalmata del Cinquecento, in Archivio storico per la Dalmazia, XXVII ( n.s., XIII (2002), pp. 246-256; C. Neue, Giovanni Battista d’Arbe, in Saur Allgemeines Künstlerlexikon, LIV, München-Leipzig 2007 ...
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ALESSI, Andrea
Isa Belli Barsali
Architetto e scultore, figlio di Niccolò, nato a Durazzo circa il 1425. Il primo documento che lo riguardi è il contratto di discepolato: il 31 marzo 1435 il giovane [...] per costruirvi casa e bottega.
Nel 1454 costruiva in S. Giovanni Battista ad Arbe (Dalmazia) la cappella dei SS. Girolamo e . dell'arte,VII (1894), pp. 397 ss.; A. Venturi, La scultura dalmata nel XV secolo,in L'Arte,XI (1908), pp. 36 s., 42 ss ...
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CAPPONI, Luigi
Giovanna Casadei
Figlio di Pietro (o Gianpietro), milanese di origine, è scultore attivo negli ultimi decenni del Quattrocento a Roma, dove abita probabilmente nella zona di confine tra [...] del C. nella bottega del Bregne e del Dalmata quando questi erano impegnati alla realizzazione del monumento ., VI, Milano 1908, pp. 970-74; P. Giordani, Un altare distrutto in S. Giovannie una statua del C., in L'Arte, XI(1908), pp. 231-233; G. S. ...
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Pittore dalmata (Zara 1811 - ivi 1877). Dopo avere studiato all'Accademia di belle arti di Roma, con V. Camuccini e H. Vernet, e di Venezia, dal 1834 al 1843 soggiornò in Italia e dopo tale anno stabilmente [...] ritratti e quadri a soggetto religioso. Notevoli i suoi ritratti, acquarelli e disegni: Autoritratto; Ritratto della figlia; San Giovanni Battista (1850); Lo zar Dušan (1852); S. Francesco d'Assisi riceve le stimmate; per Strossmayer nel 1870 dipinse ...
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Astronomo e astrologo musulmano (n. Balkh - m. Wāsit, Mesopotamia centrale, 886 d. C.), noto in Occidente sotto il nome di Albumasar. Le sue opere astronomiche in arabo rivelano forte influsso di dottrine [...] persiane; furono tradotte in latino nel sec. 12º da Ermanno Dalmata (Introductorium in astronomiam) e Giovanni da Siviglia (Introductorium in astronomiam, De magnis coniunctionibus et annorum revolutionibus, Flores astrologiae, che è forse un ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] e scabro linguaggio non fu senza influsso sugli stessi scultori dalmati del Rinascimento. Nel Trecento determinante stilistica della scultura veneta fu l'opera dei Pisani; di Giovanni, la cui Madonna tra Angeli, eseguita agli albori del secolo ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] di un Cola, ma anche nello spirito di un uomo come Giovanni Villani ch'è, per tanti riguardi, proprio l'opposto dell' ed il castello; e sono tutte opere di Luciano di Laurana, dalmata, al servizio, dal 1467, di Federico da Montefeltro. Loreto ha ...
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SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] occupavano un territorio che ha per confine settentrionale la Culpa, al sud il fiume Cetina in Dalmazia, all'ovest la costa dalmata (le cui città rimasero però latine) e all'est una linea non precisabile, ma che penetrava senza dubbio, anche se non ...
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