GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] . Il notissimo carteggio tra Mario Maffei e Giulio de' Medici testimonia le liti tra "quiei duo pazzi" - G. e GiovannidaUdine - sui ponteggi di villa Madama, cantiere che evidentemente non si arrestò. Qui G., oltre agli affreschi della loggia, con ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] in questo momento un passaggio di aiuti dalla bottega di Raffaello a quella di Baldassarre e viceversa. Il nome di GiovannidaUdine compare infatti in un disegno autografo di Peruzzi (Uffizi) come uno degli aiuti dell’artista senese in attesa di un ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] plastiche e pittoriche alla "romana", ormai già di evidente ispirazione manierista e aggiornate sulle decorazioni del Peruzzi, di GiovannidaUdine, ecc. Infatti a lui e ai suoi progetti facevano capo vari artisti, pittori, lapicidi e stuccatori: non ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] trovare una definitiva composizione.
Sebbene Vasari menzioni le Logge Vaticane tra le prime cose di Penni «in compagnia di GiovannidaUdine, Perino del Vaga e d’altri eccellenti maestri» (Vasari, 1568, IV, 1976, p. 332), la storiografia ha provato a ...
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GIROLAMO da Cremona (dei Corradi)
Federica Toniolo
Non sono noti il luogo e la data di nascita di questo miniatore, figlio di Zanino, del quale è ormai accertata l'appartenenza alla famiglia cremonese [...] , I, Napoli 1984, pp. 331-346; H.J. Eberhardt, Sull'attività senese di Liberale da Verona, G. da C., Venturino da Milano, GiovannidaUdine e prete Carlo da Venezia, in La miniatura italiana tra Gotico e Rinascimento. Atti del II Congresso di storia ...
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CORNER, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Bartolomeo, da Antonio di Giacomo e da Angeliera Angelieri, probabilmente nel 1484.
Tale data è suggerita dal più recente ed [...] , e poi lo stesso Falconetto assieme ai figli e al nipote, lo stuccatore Ottaviano Ridolfi, e ancora lo stuccatore GiovannidaUdine e lo scultore Francesco Segala e anche Tiziano Aspetti e Domenico Campagnola, il teologo e oratore Cornelio Musso, il ...
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LIBERALE di Iacopo da Verona (Liberale da Verona; Della Biada, Liberale)
Giorgio Tagliaferro
Nacque attorno al 1445 a Verona, dove risulta registrato nel 1455 all'età di dieci anni. Il nome della famiglia [...] , XII (1983), 1-2, pp. 68 s.; H.-J. Eberhardt, Sull'attività senese di L. da V., Girolamo da Cremona, Venturino da Milano, GiovannidaUdine e prete Carlo da Venezia, in La miniatura italiana tra gotico e Rinascimento, a cura di E. Sesti, I, Firenze ...
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CARDISCO, Marco, detto Marco Calabrese
Oreste Ferrari
Nacque in Calabria verso il 1486 e fu attivo come pittore a Napoli - secondo quanto riferisce il Vasari nelle Vite - dal 1508 al 1542, anno in cui [...] , fu assai prossimo all'artista (e ne parla anche il Vasari, affermando che avrebbe pure lavorato a Roma con GiovannidaUdine) un altro pittore calabrese, che la critica moderna tende a identificare con Pietro Negroni, le cui opere note palesano ...
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Pittore (Firenze 1509 circa - Roma 1563), detto anche Cecchino. Amico di G. Vasari, fu allievo di G. Bugiardini, B. Bandinelli e quindi (1529-30) di Andrea del Sarto; nel 1531 si stabilì a Roma, dove entrò [...] del tardo manierismo. Al 1539-41 risale un viaggio a Venezia (decorazioni della sala di Apollo in palazzo Grimani, con GiovannidaUdine; Deposizione per la chiesa del Corpus Domini, Viggiù, S. Maria del Rosario) e in Romagna; il forte influsso ...
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Termine diffuso dal 16° sec. per designare un particolare tipo di decorazione parietale, derivante da quella analoga di ambienti della Roma antica (e in particolare della Domus aurea di Nerone), ancora [...] , nel rilievo, dove raggiunsero finezza estrema di esecuzione. Tra i primi a usare il repertorio delle g. furono Ghirlandaio, Pinturicchio, Filippino Lippi, Amico Aspertini. Di grande influenza le g. dipinte daGiovannidaUdine nelle Logge Vaticane. ...
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raffaellesca
raffaellésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome, per lo più usato al plur., con cui furono talora indicate, nella storia dell’arte, le decorazioni parietali più comunem. chiamate grottesche, in seguito all’esempio che nelle Logge...