BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] al momento esempi a Siviglia, nella zona di di S. Cecilia si può valutare fossero inseriti da 220 a 260 bacini.
Tecnica
L'uso di esempi romani: S. Prassede (1073-1085) e S. Giovanni a Porta Latina (1070-1085). Inoltre, come osserva Mazzucato ...
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LUCIANI (De Lucianis), Sebastiano, detto Sebastiano del Piombo
Michele Di Monte
Nacque probabilmente a Venezia da Luciano nel 1485.
Se non c'è motivo di nutrire seri dubbi circa il luogo di origine [...] Casa ducal de Medinaceli di Siviglia) fu infatti commissionata al L. già nel 1530 da Ferrante Gonzaga per farne dono 1984), pp. 765 s.; C. Bertini, I committenti della pala di S. Giovanni Crisostomo di S. del Piombo, in Storia dell'arte, 1985, n. 53, ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] , che vengono esentati dai munera da Costantino (Cod. Iust., X, 66, 1).Isidoro di Siviglia definisce la brattea tenuissima lamina ( dove è conservato anche un disco proveniente da S. Giovanni Battista, con una decorazione simile. Particolare menzione ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] e Donnino: la barca è affiancata da due enormi g. con l'evidente 459).
Bibl.:
Fonti. - Isidoro di Siviglia, Etymologiae, a cura di W.M. Lindsay II, 1971, coll. 202-204; G.L. Mellini, Giovanni Pisano, Milano 1971; U. Scerrato, Oggetti metallici di età ...
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CRESCENZI, Giovanni Battista
Luigi Spezzaferro
Nato a Roma il 17 genn. 1577 da Virgilio e Costanza Del Drago, risulta citato nel testamento del padre (1592) come il quarto di sei fratelli: Giacomo, [...] ad Sancta Sanctorum" (l'ospedale di S. Giovanni in Laterano) e di quella dell'ospedale di Baglione riferisce solo per fama di un'opera da lui certamente non vista e che la sua consultato dai gesuiti di Siviglia sull'opportunità di modificare ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 daGiovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] Martino dei conti Vimioso, cugino del re Giovanni III e sensibile cultore dell'umanesimo, residente del Piombo di Ubeda (Siviglia, Casa di Pilato), tavola , pp. 481-499; Id., L'architettura lombarda da Bramante al Richini, Milano 1941, pp. 95 s ...
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PUTEALE
F. Betti
Con il termine p. si intende la sponda - nella maggior parte dei casi in pietra, ma non mancano esemplari in muratura o in terracotta semplice o invetriata - posta all'imbocco dell'apertura [...] concentra in massima parte la produzione di vere da pozzo in Europa - soprattutto nella città di fronte alla chiesa di S. Giovanni a Porta Latina, nel quale alla Córdova (Mus. Arqueológico Prov.) e a Siviglia (Mus. Arqueológico Prov.).
Bibl.:
Fonti ...
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GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] riferimento al sacello dei Falconieri realizzato da Francesco Borromini in S. Giovanni dei Fiorentini. Come sottolineava Porro in occasione della nomina a cardinale dell'arcivescovo di Siviglia Francesco De Solis, il G. realizzò la facciata effimera ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] le vesti sacerdotali a s. Ildefonso vescovo di Siviglia, una grande tela per la chiesa di S. Maria a Fagna e il S. Giovanni Gualberto nella badia di Ronta in Val di , pp. 109-118; C.M. Sicca, in Da Cosimo III a Pietro Leopoldo. La pittura a Pisa nel ...
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LOMI, Artemisia
Luca Bortolotti
LOMI (Gentileschi), Artemisia. -Nacque a Roma l'8 luglio 1593, figlia del pittore Orazio e di Prudenzia di Ottaviano Montoni, e due giorni dopo fu battezzata nella chiesa [...] altro, a Giovan Francesco Guerrieri e a Giovanni Baglione. Ma a fugare ogni dubbio è anni di galere o, in alternativa, il bando perpetuo da Roma. Il pittore optò per l'esilio; ma Maddalena penitente della cattedrale di Siviglia, che Fernando de Ribera ...
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serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...