GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] l'affresco dallo stesso tema, realizzato da Lippo Vanni sulla fronte dell'arcone del coro nella chiesa di S. Leonardo al Lago presso Siena, costituisca il precedente più prossimo per il mosaico di Giovanni.
Variamente documentata è anche l'attività ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ne propone per le sue energiche Lettere s. Caterina daSiena. Più dotti sono invece altri scrittori edificanti dell’età Bregno, attivo specialmente a Roma; dalla Dalmazia vennero Giovannida Traù e F. Laurana. Le tradizioni del tardogotico permangono ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] . Eseguì il pulpito del battistero di Pisa (finito nel 1259-60) e quello del duomo di Siena (1265-69), coadiuvato in questa ultima opera dal figlio Giovanni, da Arnolfo di Cambio e dai fratelli Lapo e Donato, e contemporaneamente ideò l'arca di San ...
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Scultore senese (ricordato la prima volta nel 1312 - m. dopo il 1349). È molto probabilmente da identificarsi con quell'Agnolo daSiena che collaborò con Agostino di Giovanni nel sepolcro di Guido Tarlati [...] nel duomo di Arezzo (1330), i cui rilievi ricordano Tino di Camaino. Gli sono variamente attribuite anche altre opere a Volterra (rilievi dell'arca dei SS. Regolo e Ottaviano), Massa Marittima, ecc. Eseguì ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] gli altri, salvo il tipo giovanile dato talora a s. Giovanni o il tipo di vegliardo dalla barba folta e la capigliatura ; la presenza di s. Domenico e spesso s. Caterina daSiena nella Madonna del Rosario ecc. Una particolare iconografia è quella ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] riconoscere come ispirati anche i libri ‘discussi’, che da Sisto daSiena (sec. 16°) in poi sono detti dai cattolici per Giacomo). Esso comprende: a) i Vangeli: Matteo, Marco, Luca, Giovanni e gli Atti degli Apostoli; b) lettere di s. Paolo Ai Romani ...
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Pittore (notizie fra il 1369 e il 1388), una delle più notevoli personalità della pittura toscana della seconda metà del Trecento. I suoi tre affreschi con Storie di s. Ranieri nel Camposanto di Pisa, [...] veneziana, la sua formazione è ancora discussa. Risulta da documenti che nel 1369-70 lavorava a Siena, nel duomo, che nel 1374 era a Firenze compositivo grandioso e semplice. A Giovannida Milano e a Tommaso da Modena paiono accennare un certo gusto ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] per costituzione (1966), che conserva opere di grande valore, come la Croce reliquiario di Vannuccio di Viva daSiena e il frammento musivo dell'Oratorio di Giovanni vii in S. Pietro; i musei diocesani di Velletri, di Rieti, di Sermoneta e quelli ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi [...] " tra madre e bambino, spesso da lui rappresentato ma con modi alquanto diversi da quelli di Giovanni Pisano, che ne era stato l della Vergine, per l'altare di s. Savino nel duomo di Siena, ora al Museo dell'opera del duomo, in cui è possibile ...
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Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, [...] (1278 ca.), di Nicola e Giovanni Pisano, termine dell’acquedotto medievale. Nel 14° è S. Domenico, rimaneggiato nel 17° sec. da C. Maderno (altare con rilievi di A. di Duccio). insieme a Cagliari, Lecce, Ravenna e Siena.
Provincia di P. (6337,1 km2 ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...