Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] di s. Caterina daSiena.
Quest'arte dalle linee eleganti, che nonostante il degrado lascia intuire grande qualità, ritorna, a diversi livelli, in manoscritti istoriati d'ispirazione monastica e mistica, quali il Memoriale di Giovanni all'Ile-Verte e ...
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SUBIACO
A. Tomei
(lat. Sublaqueum)
Cittadina del Lazio, in prov. di Roma, principale centro della media e alta valle dell'Aniene.
Il nome antico di Sublaqueum ('sotto i laghi') fa riferimento ai Simbruina [...] il 1073 e il 1077 dall'abate di S. Scolastica Giovanni V, quale residenza abituale degli abati. Oggi caratterizzata dalle radicali ; essi sono stati più volte riferiti a Meo di Guido daSiena, pittore attivo a Perugia tra il secondo e il quarto ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] 1110 circa. Altrettanto semplice è la c. detta di s. Giovanni Evangelista (Andechs, Wallfahrts-und Klosterkirche), della metà del sec. ampiezza della veste, come nella duecentesca Madonna di Guido daSiena (Siena, Palazzo Pubblico).Nel sec. 14° la c. ...
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Albenga
C. Dufour Bozzo
(lat. Albium Ingaunum, Albingaunum)
Città della Liguria in prov. di Savona. Dopo aver domato i Liguri Ingauni nel 181 a.C., i Romani fondarono A. in una pianura alluvionale formata [...] , Noè de Ambroxii daSiena, stabilitosi ad A. dal 1406, è un nome ancora senza opere, forse da collegare alla coeva presenza -110.
Z. Birolli, Due documenti inediti sull'attività del pittore Giovanni Canavesio, ivi, 9, 1964, pp. 163-164.
N. Lamboglia ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] G.B. Vermiglioli, Le sculture di Niccolò e Giovannida Pisa e di Arnolfo fiorentino che ornano la Fontana Maggiore F. Bargagli Petrucci, Le fonti di Siena e i loro acquedotti. Note storiche dalle origini fino al 1555, Siena 1906 (19742), I, tavv. II ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] di R., dal tempo di Raffaello in poi (Giovannida Udine, gli Zuccari, ecc.). Gli schemi dei dipinti in R. Falb, Il taccuino senese di Giuliano da Sangallo, Siena 1902, tav. 32 v; disegni di B. Peruzzi e A. da Sangallo il G. agli Uffizi: A. Bartoli, ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] orafi stranieri, fra i quali a Barcellona Duccio daSiena, operoso in questa città fra il 1313 e il 1326 (de Dalmases, 1992), e Giovannida Pisa; a Perpignano, forse Costantino da Firenze e Giovannida Genova nel 1323 (Gauthier, 1972). La produzione ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] antico e la colonna centrale è sostenuta dalle Arti Liberali a Siena, dalle Virtù a Pisa.
D) Arte gotica. -Il anche alla tecnica "impressionistica" della pittura antica, mentre Giovannida Udine opta soprattutto per la decorazione e le grottesche, ...
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Il fenomeno urbano. Periodo tardoantico e medievale
Letizia Pani Ermini
Francesca Romana Stasolla
Sara Magister
Lo sviluppo urbano
di Letizia Pani Ermini
A partire dal VI secolo nelle fonti occidentali [...] alla luce dell'archeologia. Atti del Convegno Internazionale (Siena, 1992), Firenze 1994.
La distribuzione degli spazi e 550 ad opera degli architetti Isidoro di Mileto il Giovane e Giovannida Bisanzio (Procop., Aed., II, 8, 25). Le costruzioni ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] con la completa ricostruzione dell'abside, a opera di Giovannida Ferrara e del figlio Nicola, tra il 1386 e G.M. Varanini, I, Verona 1989, pp. 81-164; S. Lusuardi Siena, Le tracce materiali del Cristianesimo dal tardoantico al Mille, ivi, II, pp. ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...