Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] attribuita agli altri centri rinascimentali italiani, come Firenze, Siena o Milano (216). Tuttavia nella lavorazione del bronzo ancora una volta attraverso l'Arte dei metalli (Giovannida Spira era stato in primis orafo), necessaria se si ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] Chiesa di Venezia tra medioevo ed età moderna, a cura di Giovanni Vian, Venezia 1989, pp. 235-246.
35. V. ora .
116. Fernanda Sorelli, La santità imitabile. "Leggenda di Maria da Venezia" di Tommaso daSiena, Venezia 1984, p. 81.
117. Ibid., pp. 72- ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] ; Andrea Del Col, Note sull'eterodossia di fra Sisto daSiena: i suoi rapporti con Orazio Brunetto e un gruppo veneziano 1964 (Studi e testi, 239), pp. 277-294.
72. Giovanni Soranzo, Rapporti di san Carlo Borromeo con la Repubblica Veneta, "Archivio ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] come di quella singolare parenetica avignonese che non va confusa col profetismo di un Giovannida Rupescissa o di una Brigida di Svezia. Alludo alle lettere di Caterina daSiena, vera miniera di un’ecclesiologia per nulla ingenua e nutrita sempre di ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] 1338, poiché nel capitolo generale tenuto in quest'ultimo anno a Siena G. compare quale delegato della provincia di Romagna. Marcolino ipotizza periodo in cui altri confratelli, tra i quali Giovannida Piacenza e Alfonso Varga di Toledo, in un ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] cremonese era giunta in copia fattane sia a Siena sia negli ambienti ecclesiastici di Carpentras, e 129) affidato a una persona per un'ampia area: a frate Giovannida Vicenza per la Lombardia. Nulla tuttavia si sa sullo svolgimento dell'incarico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] coscienza sociale.
Basti pensare alle opere dei francescani Bernardino daSiena, Alberto da Sarteano (1385-1450), Giovannida Capestrano (1386-1456), Giacomo della Marca (1394-1476), Angelo Carletti da Chivasso (1410 ca.-1495), che nel 1486 pubblicò ...
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BELVISI, Giacomo
Severino Caprioli
Nacque a Bologna non prima del 1270 da Guido e da Bartolomea Picciolpassi, in una famiglia di parte lambertazza, i cui atteggiamenti nelle lotte cittadine si distinguevano [...] l'ex podestà Tolomeo Cortesi da Cremona., due fra essi erano "doctores legum" : il B. e Giovannida Calcina (Rossi, V, pp , Bologna 1888, pp. 35, 94; L. Zdekauer, Lo Studio di Siena nel Rinascimento, Milano 1894, p. 18; F. Cavazza, Le scuole dell ...
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CASTRO, Paolodi
Giuliana D'Amelio
Nacque a Castro, nel Lazio, tra il 1360 e il 1362, da genitori di umile origine; è noto solo il nome del padre, Angelo. Sulla facciata della cattedrale della città [...] da Andrea Calabrese nel 1489; la Lectura al sesto libro a Brescia da Enrico da Colonia nel 1477, a Sienada Enrico da . Moscheni, Sulla tradiz. che P. di C. e Giovannida Imola avessero parte nella compilazione degli Statuti lucchesi, in Atti ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] e oltre il feudo). L'insegnamento napoletano di Riccardo Petroni daSiena è testimoniato da Cino da Pistoia (Monti, s.d. [ma 1924], p. 96 , la Scuola decadde a tal punto che la stessa Giovanna II ne lamentò l'inefficienza. Per evitare che anche ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...