CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] la machina posta al di sopra dell'altare, da dove cadde l'indemoniato Paulus (Gregorio di Tours, o al 10°, delle chiese ravennati di S. Giovanni Evangelista, S. Francesco, S. Apollinare in Classe quello del duomo di Siena combina con il rivestimento ...
Leggi Tutto
DE MATTEIS, Paolo
Paola Santucci
Figlio di Decio e di Lucrezia Orico, nacque nella piana del Cilento (secondo G. De Crescenzo, Diz. stor. biogr. d. ill. salernitani, Salerno 19373 p. 155: Piano di Orria, [...] a Roma dove venne presentato da Gasparo de Haro y Guzmán, marchese del Carpio, al pittore Giovanni Maria Morandi, che lo introdusse IV, 4, p. 447;G. Gori Gandellini, Notizie sugli intagliatori, Siena 1771, II, pp. 266 ss.; F. Della Marra, Descrizione ...
Leggi Tutto
CONVENTO
C. Bozzoni
Il termine c., usato spesso impropriamente per designare una casa religiosa in genere, come sinonimo di monastero o cenobio, indica in senso stretto la comunità di un ordine regolare, [...] è una lettera di Andrea de' Tolomei redatta a Siena nel 1265 (Castellani, 1982); anche qui, tuttavia, I, pp. 54, 377; Iacopone da Todi, Laude, a cura di F. Mancini, Roma-Bari 1974, pp. 97, 150; Giovanni Boccaccio, Decameron, edizione critica secondo ...
Leggi Tutto
FEDERIGHI, Antonio
Morena Costantini
Figlio di Federigo, nacque probabilmente a Siena agli inizi del terzo decennio dei sec. XV. Pochissimo si sa sulla sua formazione artistica, quasi certamente ricevuta [...] attraverso la testimonianza delle ultime opere compiute a Sienada lacopo, risulta comunque il punto di partenza il pavimento e la scalinata esterna del duomo e di S. Giovanni sono tra i primi lavori diretti dal F., che supervisionava l'operato ...
Leggi Tutto
BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] (1583-88; ricostruibile oggi da una stampa del Bazzicaluva), nel palazzo granducale di Siena (1590-94), nel palazzo la sua iniziativa fu ripresa nel 1596 da Ferdinando I e vi presero parte il B., il Giambologna e don Giovanni de' Medici. Il B., nel ...
Leggi Tutto
BENEDETTO di Leonardo, detto B. da Maiano
Giulia Brunetti
Nacque probabilmente a Maiano (Firenze) nel 1442; figlio di Leonardo d'Antonio, legnaiolo e scalpellino, che si stabilì a Firenze con la famiglia [...] Hill, in Thieme-Becker, XIV, pp. 124 s., sub voce Giovanni II da Maiano).
L'arte di B., inizialmente in rapporto con quella di nel Palazzo Vecchio e il ciborio di S. Domenico a Siena.
Anche per il ritratto è indubbio che la realistica oggettività ...
Leggi Tutto
Anastasi
J. Zervou Tognazzi
M. Mihályi
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Zervou Tognazzi
La parola greca ἀνάστασιϚ (risurrezione) indica la risurrezione di Cristo nonché la risurrezione finale dei morti. Per [...] 90r e v, 92v), insieme alla folla degli eletti guidati da s. Giovanni Battista.
In ambito occidentale il Salvatore in genere non mostra l'a. sul retro della tavola con la Maestà (Siena, Mus. dell'Opera della Metropolitana) secondo i canoni dell ...
Leggi Tutto
Affresco
M. Cordaro
Deve intendersi per pittura a fresco, o più semplicemente a., un particolare tipo di pittura murale caratterizzato dalla stesura dei colori, generalmente di origine inorganica, stemperati [...] cappella del monastero di Santa Maria di Pedralbes in Catalogna, eseguita da Ferrer Bassa nel 1346.
L'uso più frequente della tempera e , terra di Siena naturale e terra di Siena bruciata, terra verde e terre d'ombra, bianco San Giovanni, ecc.); per ...
Leggi Tutto
Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] solitudini di Giovanni Battista e di Girolamo una versione da incubo del tema dell'a. assalito da animali diabolici. che, appoggiandosi alla pittura, i monaci committenti di Siena intendessero preservare la loro immagine originale di ordine ...
Leggi Tutto
CAMPANA
P.F. Pistilli
Strumento di metallo, generalmente in bronzo ma anche in lamina di ferro battuto, a forma di tazza rovesciata, che emette suono in seguito alla percussione mediante un batacchio [...] a basiliche di più antica data (Ss. Giovanni e Paolo, Santa Croce in Gerusalemme).Le c Como, Bergamo, Cremona, Siena, Firenze, Assisi). Al 1, 1972, pp. 37-55; F. Bonora, Scavo di una fornace da campana in S. Andrea di Sarzana, ArchMed 2, 1975, pp. 123 ...
Leggi Tutto
mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...