Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] dello scisma (nel Somnium Viridarii, così come del Somnium di Giovannida Legnano)54. Di lei si è scritto:
«Questa giovane, nonché utilità e necessità di questo santissimo stato. Sono ovvie le lodi e gli encomi, non solo per l’autorità di chi ha ...
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DAL POZZO (de Putheo, Putheus, Puteus), Giacomo
M. Gigliola di Renzo Villata
Non si conosce l'anno della sua nascita, che deve tuttavia collocarsi con una certa verosimiglianza all'inizio del Quattrocento. [...] estensi, rimaste prive dell'insegnamento di Martino Garati daLodi, morto di recente, non volevano depauperare lo manoscritti del D. super secunda Infortiati, con additiones del figlio Giovanni, alla Biblioteca nazionale di Torino (ms. E. III. 14 ...
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GARATI, Martino (de Caratis, Carratus, Garratus, Garotus, Gazatus, Carcetus Laudensis, Martinus Laudensis)
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio di Andreolo, nacque a Lodi probabilmente nel primo decennio [...] fu inviato, come si è detto, dal G. a Giovannida Capistrano "corrigenda et supplenda" (ultima carta, recto). Un Studia Gratiana, X, Bononiae 1968, pp. 367 s.; L. Frati, M. G. daLodi, in Arch. stor. lombardo, XLVI (1919), pp. 322-325; G. Secco Suardo ...
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GRASSI (Crassus, de Grassis), Giovanni
Gigliola Di Renzo Villata
Figlio di Melchione, nacque verosimilmente agli inizi del Quattrocento; con tutta probabilità era originario di Ivrea (o della vicina [...] daGiovanni Teutonico e Bartolomeo da Brescia a Giovannida Faenza, da Lorenzo Ispano a Uguccione da Pisa, da Enrico da Susa a Innocenzo IV, da Guido da Baisio ad Antonio da territoriale stabilito dalla pace di Lodi. Il giurista richiesto del suo ...
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COCCHI DONATI (Cochius, de' Cocchi, de' Donatis, de Florentia), Donato
Luisa Miglio
Nacque a Firenze, da Niccolò, il 21 sett. 1409.
La sua famiglia era tra le più autorevoli della riservata cerchia [...] ottobre 1439, fu incaricato della lettura serale in concorrenza con Giovannida Prato e si guadagnò ben presto larga fama di esperto in della Balia nel maggio 1454, subito dopo la pace di Lodi, e la soppressione delle elezioni "a mano" avevano infatti ...
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BUZZACARINI, Ludovico (Lodovico Ongaro; Alvise)
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Nacque, probabilmente a Padova, nella seconda metà del sec. XIV - forse verso il 1360 - da Arcoano e dalla faentina Nobilia Manfredi.
Sposatosi due [...] ; la seconda (23luglio), per schermirsi dalle lodi dell'amico e per discutere sui rapporti tra 179; A. Wesselofsky, Il Paradiso degli Alberti e gli ultimi trecentisti, in Giovannida Prato, Il Paradiso degli Alberti, I, 1, Bologna 1867, pp. 124-27 ...
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DELLA BERETTA, Giovanni Antonio
Costanza Ichino Rossi
Nacque a Milano il 15 luglio 1733 dal conte Carlo Fabrizio, di famiglia di antica nobiltà pavese, e da Anna Teresa D'Isabella, di famiglia patrizia [...] a Capodistria. Nella primavera del 1801, allorché pensava di rimpatriare, il suo segretario G. B. Lampugnani gli scrisse daLodi per dissuaderlo: il D. era infatti sotto accusa per aver cercato di rendere esecutiva la sentenza della Congregazione del ...
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DAINESI (de Daynesiis, de Daynisiis, de Daynixiis, de Dianixiis, de Dionysiis), Sante de
Mario Caravale
Nacque a Bologna nella prima metà del sec. XIV da Andrea. Il Pasquali Alidosi lo dice già addottorato [...] la soluzione di vertenze tra privati, come attestano i lodida lui emessi insieme con altri giuristi il 14 luglio di tutti i professori..., Bologna 1947, p. 105; F. Bosdari, Giovannida Legnano, canonista e uomo politico del 1300, in Arti e mem. della ...
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ANTONIO da Budrio (Antonius de Butrio)
Luigi Prosdocimi
Figlio di Bartolino Biagi (o di Biagio) da Budrio, località presso Bologna, nacque in questa città circa il 1338. Quivi compì gli studi civilistici, [...] la sua città, chiamato da Niccolò III d'Este ad insegnare, insieme a Pietro d'Ancarano e al discepolo Giovannida Imola, nello Studio di Paolo di Castro, o addirittura l'ammirazione e le lodi di un Bartolomeo Socini che lo chiama "patrem canonum ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] statuti di Crema, Lodi, ecc. proibivano perfino et de la royne Racio, nel quale gli animali da caccia sono distinti in due categorie: doulces e puans Notizie e descrizioni particolari in G. Di Giovanni, Alcune usanze venatorie del Canavese, in Arch ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le mani, le braccia, gli occhi; l. il capo,...