LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] Fra gli obiettivi della Lega italica costituitasi all'indomani della pace di Lodi vi era anche la guerra contro i Turchi: Pio II, eletto dalla metà degli anni Cinquanta Bertola da Novate e Giovannida Padova erano impegnati nella realizzazione del ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] ; Agosti, 2001), egli cercò di coniugare lo stile di Leonardo con quello di Solario e di Giovanni Agostino daLodi, ma anche del Bramantino e di Cesare da Sesto, operando con la matita nera e rossa, con penna e inchiostro e con i pastelli colorati ...
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Musica e musicisti
David Bryant
In un periodo di grande fioritura musicale che si apre simbolicamente con l'arrivo di Adriano Willaert come maestro di cappella a S. Marco nel 1527 (ma già molto prima [...] incirca, allorché Ottaviano Maria Sforza, vescovo designato di Lodi, e sua figlia Lucrezia, recatisi a Venezia per nell'e-lezione a Procuratore dell'Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Giovannida Pesaro cavalier, Venetia 1641, pp. 38-51.
44. ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] Del Lungo, Firenze 1867, pp.111-114), il Poliziano non lesinava lodi al cardinale, dal quale sperava - in un momento difficile, quando anno rivide due volte la luce a Venezia, prima presso Giovannida Colonia e J. Manthen, poi presso Jacques Le Rouge ...
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BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] riverirvi il Muratori; altrettanto conta di fare nel partire daLodi. Non potendo recapitargliela a mano gli invia comunque copia e di Parma e nell'Istituto di Bologna mandata a S. M. Giovanni V Re di Portogallo, a cura di G. Giuliari, Verona 1882; ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] con Vannetta di Galeotto Toschi di Fano, con Gentile di ser Giovannida Bologna e soprattutto con l'amante, e poi terza moglie, Isotta , per ripetute insolvenze del M., lo fece escludere dalla pace di Lodi (9 apr. 1454). Il M. si trovò così in quasi ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] sembrano risalire gli attuali capitelli, analoghi a quelli del broletto di Lodi del 1284 (Romanini, 1964, I, pp. 184-185). Alla degli sviluppi della coeva pittura lombarda legata ai modi di Giovannida Milano. Partecipa a questa tendenza, ed è forse ...
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TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] formale e tono espressivo risultano così calzanti con lo stile di Giovannida giustificare pienamente i dubbi espressi sulla paternità del senese (Valentiner lungo epitaffio inciso sui cartigli, prodigo di lodi all'imperatore (Novello, 1993, pp. 217 ...
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SUARDI, Bartolomeo detto Bramantino
Roberto Cara
– Nacque presumibilmente intorno al 1465 a Bergamo, da Alberto e da Pietrina, da Sulbiate; ebbe una sorella, Caterina. Il padre era già morto l’8 dicembre [...] presso la bottega di Bramantino l’alunnato del pittore Giovanni Agostino daLodi, poi attivo tra Milano e Venezia, quasi sicuramente da identificare con l’«Agostino di Bramantino» ricordato daGiovanni Paolo Lomazzo (1584, 1974, p. 236). Il magistero ...
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Veneto
Ettore Caccia
Non ragioni critiche intrinseche giustificano la presente voce, e neppure ragioni storiche, se il V. come regione non esisteva ai tempi di D., e se la Marca Trevigiana che ad esso [...] anche negli antichi commentatori (Benvenuto e Giovannida Serravalle), potrebbe esser giustificata dalla conoscenza anche tra il 1306 e il 1311, in relazione alle lodi rivolte a Gherardo da Camino e a un'eventuale ospitalità caminese in Treviso: ma ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le mani, le braccia, gli occhi; l. il capo,...