ARETUSI, Pellegrino (il Munari o Pellegrino da Modena)
Augusta Ghidiglia Quintavalle
La prima notizia dell'A. è di un poeta contemporaneo, G. M. Parente, che, in una laude alla sua innamorata Cassandra [...] ed una cappella a fresco. Ma poiché nulla resta delle opere di Giovanni Aretusi, possiamo riconoscere l'ascendenza artistica di Pellegrino solo da un dipinto che è ora nella Pinacoteca di Ferrara: la Madonna col Bambino in trono tra i ss. Geminiano e ...
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BARDI, Lotta, detta Contessina
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Figlia di Alessandro di Sozzo Bardi, conte di Vemio, e di Cammilla (Milla, Milia) di Raniero di Galdo Pannocchieschi, conte d'Elci, nacque nel 1391 o nel 1392.
La "portata" [...] tuttavia di esigere da loro una precoce e fattiva partecipazione al lavoro, mettendoli in guardia dal disperdere in altro modo le loro energie: tipica è a questo proposito la lettera scritta il 6 giugno 1430 a Giovanni, allora a Ferrara insieme con ...
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CAMPOSAMPIERO, Giovi da
Elisabetta Barile
Nacque probabilmente a Padova, dove possedeva una casa nel quartiere di ponte Molino, nella seconda metà del XIII secolo da Guglielmo di Florio, giudice, e [...] (presso Padova) e nel 1332, mentre esule abitava a Ferrara in Borgo Nuovo, chiese con il fratello, tramite un procuratore scomparsa, sul sepolcro da Liberale preparato nell'anno 1342 per sé e per il padre Giovannida Camposampiero; ma la Gasparotto ...
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BARTOLOMEO da Modena
Antonio Alecci
Figlio di Antonio, nacque a Modena nella prima metà del sec. XV ed entrò nell'Ordine dei domenicani, probabilmente nel convento di S. Domenico nella stessa città. [...] pena di scomunica. B., però, non venne allontanato daFerrara, forse in considerazione dei suoi rapporti con Ercole I d'Este, di cui dà notizia lo stesso B. nel prologo dello Psalmista; Commentario intorno al Vangelo di s. Giovanni, citato in quello ...
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CARAFA, Caraffello
Franca Petrucci
Figlio di Gurrello e di Cizulla de Alferiis, nacque probabilmente alla fine del secolo XIV in località imprecisata. Nell'anno 1417 il C. venne compreso daGiovanna [...] missione il C. si recò con Matteo Malferito a Ferrara, dove si sarebbe dovuto tenere con la partecipazione dei - come del castello di Sessola - aveva ereditato, con il fratello Giovanni, da un altro fratello, Luigi Antonio, nel 1422, una parte; e nel ...
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FALZAGALLONI, Stefano
Anna Maria Fioravanti Baraldi
È molto incerta la fisionomia del F., pittore ferrarese, cui G. Baruffaldi dedica un intero capitolo delle sue Vite (1675); l'unico elemento sicuro [...] il Laderchi (1838) e il Lanzi (1789), presenta modi vicini al fare di Giovanni Bellini. In base a ciò nei primi anni dell'Ottocento erano ascritte a Stefano daFerrara (alias il F.) due importanti pale entrate nella Pinacoteca di Brera in seguito ...
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CURTAROLO, Nicolò
Benjamin G. Kohl
Nacque a Padova nella prima metà del sec. XIV da Enrico.
Il padre, notaio, era già morto nel 1340; oltre al C. aveva avuto una figlia, India, e due figli, Pietro e [...] e i 3.000 ducati che avanza dal marchese di Ferrara, le possessioni di Villa Camini e (morendo il figlio in Padova, n. s., XXXII (1915-16), pp. 171-92; R. Sabbadini, Giovannida Ravenna, insigne figura d'umanista (1343-1408) Como 1924, pp. 47, 54 s ...
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DIOBONO, Pompeo
Alessandra Di Marco
Le notizie sulla vita di questo ballerino e maestro di danza sono scarse e frammentarie. Non si conoscono il luogo e la data di nascita, anche se gli storici indicano [...] . Caroso e quella, che conosciamo, dei quattrocenteschi Domenico daFerrara, Guglielmo Ebreo, Antonio Cornazzano, ci dimostrano che la , Francesco Giera, G. P. Ernandez, Martino da Asso e Giovanni Varade, detto il Cibre. Attraverso questa scuola ha ...
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CALORI (de Caloris, Calora), Giovanni
Juliana Hill Cotton
Nacque probabilmente a Modena intorno al 1430 dal "nobilis vir" Bartolomeo (già morto nel 1466); la sua era forse quella stessa antica famiglia [...] del luogo della sua morte: forse nel 1492 era ancora vivo ed era tornato ad insegnare medicina a Ferrara, se era lui quel Giovannida Modena che lesse medicina nell'anno 1492.
Unica testimonianza dell'attività del C. restano due codicetti provenienti ...
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BEACQUI, Galeotto (Teofilo da Milano)
Dante Balboni
Nacque, come conferma l'appellativo assunto in religione, a Milano intorno al 1400. Studiò legge probabilmente a Pavia conseguendo la laurea in utroque [...] a far costruire il campanile terminato nel 1467 dall'architetto Giovannida Como (Cicogna, IV, p. 613). Nell'anno seguente 1735, II, p. 32; G. Pardi, Lo studio di Ferrara nei secc. XV e XVI, Ferrara 1903, p. 97. Per il periodo mantovano: G. B. ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...