Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Pietà, del defunto vescovo di Crotone Giovanni Ebu. Ma l’opera non fu consegnata e da Firenze, dov’era tornato nel 1501, per cinque mesi si era rifugiato a Ferrara prima di accettare, temendo sanzioni da parte della Repubblica.
In quel periodo aveva ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] Alla r. luterana si affiancò, muovendo da analoghe istanze, quella calvinista (➔ Calvino, Giovanni): a Zurigo, già H. Zwingli (per opera di Juan de Valdés e poi di B. Ochino), Ferrara (alla corte di Renata di Francia che ospitò nel 1536 Calvino), ...
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Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] (1080-1106): l’abside è coronata, all’esterno, da una loggia, come nella cattedrale di Modena e in una rivelano S. Cataldo e S. Giovanni degli Eremiti a Palermo, nonché le a Verona, a Cremona, a Ferrara. Questi maestri realizzano un sistema di ...
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Reggio nell’Emilia Comune dell’Emilia-Romagna (230,66 km2 con 171.084 ab. nel 2020, detti Reggiani), capoluogo di provincia. È posta nell’alta pianura emiliana, lungo la Via Emilia, fra Parma e Modena, [...] facciata fu rifatta, nella seconda metà del 16° sec., da P. Sogari; all’interno, trasformato all’inizio del 17 ) e facciata settecentesca; S. Giovanni Evangelista (16° sec.); santuario Assemblea dei deputati di Bologna, Ferrara, Modena e R., tenuta ...
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Pittore (Ferrara 1450 circa - ivi 1496). Fu ritenuto già dai contemporanei uno fra i più importanti artisti dell'epoca. Pittore di corte degli Estensi dal 1486, R. innovò lo stile dei maestri ferraresi [...] Bologna, opera di F. Del Cossa terminata da R., al quale sono attribuiti anche i Vergine annunciata (Gazzada, fondazione Cagnola). A Ferrara eseguì inoltre la Madonna in trono e dittico con i ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio a Washington ...
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Pittore (Pordenone 1484 circa - Ferrara 1539). Formatosi sull'esempio dei pittori della scuola di Tolmezzo e di Pellegrino di San Daniele (S. Michele, Giovanni Battista e Valeriano, 1506, Valeriano, chiesa [...] , Venezia, Accademia). Attivo soprattutto in Friuli (affreschi sulla facciata di palazzo Tinghi, 1534, Udine) e in città minori dell'entroterra veneto (Annunciazione, 1537, Murano, S. Maria degli Angeli), nel 1538 fu chiamato a Ferrarada Ercole II. ...
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Pittore (n. Venezia 1400 circa - m. 1470 o 1471). Allievo a Venezia di Gentile da Fabriano, lo seguì a Brescia e a Firenze. Si recò poi a Venezia (1429), a Verona (1436), a Ferrara (1441). Fu amico del [...] figlia Nicolosia. Ebbe a Venezia una fiorente bottega, e tra i suoi scolari furono pure i due figli Gentile (v.) e Giovanni (v.). Distrutte tutte le sue opere maggiori, rimangono pochi dipinti, tra cui il Cristo in croce (Museo di Verona) e alcune ...
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Scultore (m. Ferrara 1453), nato forse a Firenze, attivo dapprima a Padova, quindi (dal 1443) a Ferrara, alla corte estense; fu detto anche Niccolò del Cavallo dal monumento equestre a Niccolò III d'Este [...] (1451), distrutto nel 1796, da lui eseguito con Antonio di Cristoforo. Sua unica opera certa sono le statue bronzee del Crocifisso, di Maria e di S. Giovanni per il duomo di Ferrara (1450-53), di ispirazione donatelliana. Gli sono attribuiti, a ...
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Miniatore della prima metà del sec. 16º. Gli si attribuiscono, tra l'altro, un libro di preghiere (Genova, Pal. Bianco) e un Messale del card. D. Della Rovere (Torino, Mus. Civico), già riferito a G. F. [...] Salviati, è da altri ritenuto Giovanni Marco Cinico, pittore alla corte aragonese a Napoli. L'autore è un pittore di raffinata eleganza, ricco di inventiva nella decorazione del libro, in cui si rivela strettamente legato alla scuola di Ferrara. ...
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Pittore (n. 1497 circa - m. 1548 o 1553), fratello di Giovanni. Di lui si sa che nel 1517 era a Roma, intrinseco di Raffaello. Collaboratore del fratello, si rivela, nelle opere condotte singolarmente, [...] influenzato, in modo determinante, da lui e dalla pittura ferrarese (Garofalo, Ortolano), con ricordi di Raffaello e G. Romano. Poche le opere sicure, tra le quali una Madonna e santi nella pinacoteca di Ferrara, e l'Adorazione dei pastori della ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...