I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] soggetto (in una lettera dell’umanista Giovanni Pontano, del 1476, per la e cultura spagnola in Italia) e quindi attaccato da Pietro Verri sulle colonne de «Il Caffè» di P.P. Giglioli & G. Fele, Bologna, il Mulino, 2000, pp. 255-284).
Brunet ...
Leggi Tutto
In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] della corte. A parte stanno il re Giovanni, se davvero va identificato con Giovanni di Brienne padre di Isabella, seconda la dislocazione più massiccia e significativa.
Nella Bologna prestilnovistica trascorre da prigioniero i suoi ultimi anni (dal ...
Leggi Tutto
La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] (nessuno, mai, mica, ecc.) è regolata da queste due restrizioni:
(a) se gli elementi complemento alla sua destra:
(11) b. Giovanni è andato a Nizza non per lavoro: , Pavao (1980), Grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 2 ...
Leggi Tutto
I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] ischerzo, in ispalla, per iscritto, in Ispagna (Lorenzo Da Ponte nel Don Giovanni mozartiano); nell’italiano contemporaneo è quasi del tutto scomparsa Beltrami, Pietro G. (1991), La metrica italiana, Bologna, il Mulino (4a ed. 2002).
Bernhard, Gerhard ...
Leggi Tutto
Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] anni innanzi rimasto piccolo, fu da uno suo zio materno, chiamato Giovanni Fogliani, allevato (Machiavelli 1961: (1987), I promessi sposi, a cura di T. Di Salvo, Bologna, Zanichelli.
Maraini, Dacia (1993), Bagheria, Milano, Rizzoli.
Moravia, ...
Leggi Tutto
Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] da una certa presenza di forme toscaneggianti e latineggianti. Già nel 1356, sotto il regno di Giovanna I , Mario (a cura di) (1968), Capitoli della Bagliva di Galatina, Bologna, Commissione per i testi di lingua.
Durante, Marcello (1981), Dal latino ...
Leggi Tutto
Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] ci fossero guerre?, la risposta implicita, già data da chi la formula, è sì, sarebbe meglio ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio, e declinò dall
Tekavčić, Pavao (1980), Grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 3 voll. (vol. 1º ...
Leggi Tutto
L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] di capelli morbidi e fini (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo, p [Al. e Fau. fingono di stirare con un ferro da stiro giocattolo]
Al. Annamo a gioca’ al dottore?
Fau. , G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol ...
Leggi Tutto
Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] le quiete stanze. Sullo stile dei “Canti” di Leopardi, Bologna, il Mulino.
Nencioni, Giovanni (1983), Giacomo Leopardi lessicologo e lessicografo, in Id., Tra grammatica e retorica. Da Dante a Pirandello, Torino, Einaudi, pp. 261-295.
Nencioni ...
Leggi Tutto
Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] a cura di S. Debenedetti & C. Segre, Bologna, Commissione per i testi di lingua (prime edd.: Ferrara, Giovanni Mazocchi, 1516; Ferrara, Giovanni Battista Della Pigna, 1521; Ferrara, Francesco Rossi da Valenza, 1532).
Ariosto, Ludovico (2005), La ...
Leggi Tutto
attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...