L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] nel fiorentino del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio sono state ben documentate da Stussi (1995), che segnala la (1956), Introduzione, in De Gennaro, Pietro Iacopo, Rime e lettere, Bologna, Commissione per i testi di lingua.
Corti, Maria (2005), I ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] preparata per il IX Congresso pedagogico italiano (Bologna 1874), sostenne da un lato la necessità di non discriminare lingua italiana», dalle Lettere di Annibale Caro al Galateo di Giovanni della Casa, dal Guicciardini al Machiavelli per la prosa, ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] dislessia si presenta in forma pura, non accompagnata cioè da disturbi di scrittura o del linguaggio parlato (alessia pura). In Manuale di neuropsicologia, a c. di Denes G., Pizzamiglio G., Bologna, Zanichelli, pp. 360-385.
WARRINGTON, E.K. (1975) The ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] da poco), fa’ (da fai), da’ (da dai), va’ (da vai), sta’ (da stai), to’ (da togli), mo’ (da di italiano anche altri sensi: Giovanni ha una camminata molto strana («un lingua, a cura di A. Giacalone Ramat, Bologna, il Mulino, pp. 129-52.
Berretta, ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] ch[jɔ]do, f[jo]re, b[jo]ndo,
p[ju]ma, g[wi]da, q[we]llo, q[we]rimonia, q[wɛ]rcia,
q[wɛ]rulo, g[ Bologna, il Mulino.
Marotta, Giovanna (1985), Modelli e misure ritmiche. La durata vocalica in italiano, Bologna, Zanichelli.
Marotta, Giovanna ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] Giovanni Filippo De Marini, Francesco Algarotti, Alberto Fortis.
Si diffondono in italiano poche voci, mediate per lo più da straniere dello Zingarelli, Bologna, Zanichelli.
Zolli, Paolo (1991), Le parole straniere, Bologna, Zanichelli.
Bagna, Carla ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] […]
con la carta di credito della RAI: roba da almeno 68 mila euro in 15 mesi («Il fatto Nunzio (2009), Compendio di sintassi italiana, Bologna, il Mulino.
Moneglia, Massimo (2005), pp. 229-241.
Nencioni, Giovanni (1987), Costanza dell’antico nel ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] ma lat. lacus > it. lago). Altro fenomeno da collocare in questa fase è il dittongamento spontaneo di ĕ ne venisse alcuna [delle male brigate]» (Giovanni Boccaccio, Dec. V, 3, 27). Si storia linguistica e culturale, Bologna, Zanichelli.
Gerola, ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] e mi tocca. Mi tocca la luce, mi fa delle carezze da ferma, e con le sue dita, lunghe come questa stanza, vorrebbe Giovanni (1983), Parlato-parlato, parlato-scritto, parlato-recitato, in Id., Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] Puglia (mai e tai, con ai < ē; ➔ frangimento). Da segnalare, in alcune aree del Sud, la continuazione di tĭbĭ nell’obliquo teve fu tagliato la cipolla» (Giovanni di Pagolo Morelli, Ricordi IV storica della lingua italiana, Bologna, il Mulino,vol. 1 ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...