I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] inizia con la conquista dell’isola nel 1091 da parte dei Normanni; però è solo a primissime) è nel poemetto Italy di Giovanni ➔ Pascoli, non a caso « Francesco (2002), L’italiano letterario nella storia, Bologna, il Mulino.
Cortelazzo, Manlio et al. ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] 1984: 48), benché fossero ricercate da alcuni alunni, mentre il lessico , Rizzoli-Larousse.
Scoppa, Lucio Giovanni (1511), Spicilegium, Napoli, della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Montani, Giuseppe (1980), Scritti letterari ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] così sintetizzabile:
(a) il latino è la lingua da cui l’italiano si è sviluppato in epoca altomedievale; del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio, il modello Žarko (1972), Fonologia della lingua italiana, Bologna, il Mulino.
Scavuzzo, Carmelo (1994), ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] vedremo sicuramente alla festa di Giovanni
(24) ho soltanto detto Sara non è più riuscita a finire quel lavoro
(50) da quel giorno non l’ho mai più visto
(51) quel Il Convivio, a cura di M. Simonelli, Bologna, Pàtron.
Foscolo, Ugo (19662), Opere, a ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] 43-45)
La costruzione illustrata in (11) riprende, da un lato, l’uso latino (in agendo «nell’agire , Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] italiani, da ➔ Ludovico Ariosto a ➔ Baldassarre Castiglione, ad ➔ Alessandro Manzoni, a ➔ Giovanni Verga.
Storia della lingua e antropologia nelle locuzioni italiane ed europee, Bologna, CLUEB.
Mortara Garavelli, Bice (199710), Manuale di retorica, ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] , I, p. 31).
Boccaccio, Giovanni (19964), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi,
Caterina da Siena (2002), Lettere, in Ead., . 1-47.
Matthews, Peter H. (1982), Sintassi, Bologna, il Mulino (ed. orig. Syntax, Cambridge, Cambridge University ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Nencioni, Giovanni (1983a), Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna, Zanichelli.
Nencioni, Giovanni (1983b), Tra grammatica e retorica. Da Dante a Pirandello, Torino, Einaudi.
Puppa, Paolo ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] poi nelle quattrocentesche Istorie Fiorentine di Giovanni Cavalcanti («non era da entrare in mare senza biscotto»).
In Id., Studi e documenti di storia della lingua e dei dialetti italiani, Bologna, il Mulino, 1982, pp. 69-72).
Stussi, Alfredo (2000 ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] tra Giovanni Francesco Soardi e l’umanista Felice Feliciano. Segue la lettera in furbesco, scritta da Luigi Pulci Paolo & Cortelazzo, Michele, Dizionario etimologico della lingua italiana, Bologna, Zanichelli (1a ed. 1979-1983, 3 voll.).
Pulci, ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...