Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] (16):
(14) Tu dormi troppo, Giovanni! (Brancati 1971: 32)
(15) 1984: 83)
(21) Rachelì, figlia mia [detto da una vicina di casa], nun te proccupà: il vestito italiano antico, a cura di G. Salvi & Id., Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2º, pp. 1305- ...
Leggi Tutto
DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] in parte in latino e che fu pubblicata per la prima volta a Venezia da Daniel Bomberg alla fine del 1523, dopo la morte dell'autore. L' edizione di Aristotele di Bologna nel 1580, insieme all'esposizione di Giovanni Ganduno pubblicata a Venezia ...
Leggi Tutto
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] di unirsi, oppresso dal sonno e spaventato da un sogno, la consegnò intatta al , Formiggini (1a ed. 1918).
Verga, Giovanni (1996), Una peccatrice, in Id., I 1988-1995), Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna, il Mulino, 3 voll. (vol. ...
Leggi Tutto
I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] che lavorava molto
(10) Luca è stato visto lavorare molto da Maria
Il sintagma nominale oggetto può essere sia anteposto (3 fatto uscire Giovanni
b. *Lucia ha fatto Giovanni uscire
Nelle G. Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2 ...
Leggi Tutto
Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] Lia! (Giovanni Verga, I Malavoglia)
Anche figlio, accettabile oggi solo se modificato da un possessivo o da altro di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 3° (Tipi di frase, ...
Leggi Tutto
FACCIOLATI, Iacopo
Marina Boscaino
Nacque a Torreglia, una piccola località dei Colli Euganei (prov. di Padova), il 4 genn. 1682, da una famiglia modesta.
Condusse gli studi sotto l'amorevole protezione [...] (Patavii 1713), che ebbe tanto successo da essere ristampata ad opera di G. Walch lui succedette il cardinale Giovanni Francesco Barbarigo, nipote 310; E. Vedova, Biogr. d. scrittori padovani, I, Bologna 1832, pp. 374-383; N. Tommaseo, in E. De ...
Leggi Tutto
Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] Padova); successivamente si recò a Bologna per laurearsi in diritto canonico, poi come Matteo Maria ➔ Boiardo, Giovanni Pontano, Iacopo Sannazaro. Il architettura, alla matematica). Al lessico tecnico dà un contributo fondamentale anche per il latino ...
Leggi Tutto
Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] Pintor, aveva lavorato a rinforzare l’argine primitivo da lui stesso costruito un po’ per volta , Giovanni (2002), Mastro-don Gesualdo, Milano, Mondadori.
Verga, Giovanni ( Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 ...
Leggi Tutto
Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] ] Mezz’ora fa, sì, per la musica certo» (Giovanni Boine, Il peccato, in Id., Il peccato. Plausi e accomodamento morfologico: per es., in (1) da ve l’ha dato lei si passa a Miriam (1992), Sintassi e intonazione nell’italiano parlato, Bologna, il Mulino. ...
Leggi Tutto
Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] , come la lapide di Caiazzo del 1943, scritta da Benedetto Croce a ricordo della strage nazista (Petrucci 1986 pp. 157-168.
Nencioni, Giovanni (1993), La lingua di Manzoni. Avviamento alle prose manzoniane, Bologna, il Mulino.
Petrantoni, Michele ...
Leggi Tutto
attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...