Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] Botta, Luigi Angeloni, Giovanni Antonio Ranza. L’ Italia-isola, «paese il quale è così ben segregato da tutti gli altri, e pe’ mari che l’accerchiano italiana tenute nell’Università di Bologna l’anno accademico 1945-1946, Bologna, Libreria Minerva, pp. ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] la forte variazione interna, che porta da pronunce molto marcate in diatopia a pronunce matrigna. Italiano e dialetto nella Svizzera italiana, Bologna, il Mulino.
Bianconi, Sandro (2005), L Svizzera italiana.
Orelli, Giovanni (1986), Svizzera ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] e alto a Catania:
(1) la strà-da giù-sta qué-sta è?
Anche il lessico di forme locali nella lingua comune, Bologna, il Mulino.
Telmon, Tullio (1994 (Le altre lingue), pp. 597-626.
Tropea, Giovanni (1976), Italiano di Sicilia, Palermo, Aracne.
Trovato, ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] amici la sua ultima prodezza di pescatore. B, incredulo: ‒ Éeh, bum! (da Poggi 1981: 52)
(28) A racconta a B la sua ultima disavventura Con nozioni di linguistica, Bologna, Zanichelli (14a ed. 1995).
Nencioni, Giovanni (1977), L’interiezione ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] per, valere da, fungere da, servire da, fare da, ecc.:
( a coloro che dicono il dolce amaro o l’amaro dolce (Giovanni dalle Celle & Luigi Marsili 1991: 400)
(67) L. Renzi, Id. & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] Frequente anche il ricorso a locuzioni preposizionali di sapore libresco: a far tempo da, ai sensi di, con riferimento a, a mezzo di, in ordine a cura di A. Fioritto, Bologna, il Mulino.
Melis, Guido & Tosatti, Giovanna (2001), Il linguaggio della ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] ] «io gli / le / a loro voglio bene»), rispetto a i a Bologna e in Romagna ([a j voj diːr un kuˈɛːl] «io gli s e la depalatalizzazione di [ʃ] seguite da vocale, per cui si può pronunciare Marri, Fabio & Petrolini, Giovanni (1992 e 1994), L’Emilia ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] per la prosa, e Virgilio per la poesia), da studiare con intensità e devozione, assimilandone tutti i Giovanni (1983), La “Sintassi italiana dell’uso moderno” di Raffaello Fornaciari, in Id., Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] il terzo libro invece integrato da una grande quantità di aggiunte Lettere, edizione critica a cura di E. Travi, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 4 voll Salerno Editrice, 2 voll.
Fortunio, Giovanni Francesco (1999), Regole grammaticali della ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] il discorso; Elio Donato (IV sec.), ripreso da Diomede (IV sec.), Servio (IV sec.) e italiane … (1883) di Giovanni Gherardini, come l’esclamativo educazione linguistica razionale, a cura di D. Parisi, Bologna, il Mulino, pp. 363-385.
Cresti, Emanuela ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...