Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] di Sappada -Ploden (in provincia di Belluno), ideato e promosso da Gabriella Marcato (di cui sono usciti numerosi volumi di Atti). Vanno V centenario di messer Giovanni Boccacci, Livorno, Francesco Vigo (rist. anast. Bologna, Forni, 1972).
Salviati ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] delle due lingue latine coeve: "egli è da sapere, che per ogni tempo, e prima, , Boccaccio, Castelvetro, Giovanni e Matteo Villani. . S. Quadrio, Della storia e della ragione di ogni poesia, I, Bologna 1739, p. 474; II, ibid. 1741, pp. 186, 267; ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] quaderno a quella di un giornale, da una lastra di marmo o di voll., vol. 1º, pp. 495-517.
Nencioni, Giovanni (1976), Parlato-parlato, parlato-scritto, parlato-recitato, scritto e parlato, Discorsi linguistici, Bologna, Zanichelli, 1983, pp. 126- ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] può essere avvertita come omografa e omofona da una maggioranza di parlanti (è il caso lettere iniziali, come nel verso di Giovanni Boccaccio «e par che per pregar dizionario dei giochi con le parole, Bologna, Zanichelli.
Durante, Francesco (a cura ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] funzioni però opposte, sono da un lato quella che va da ➔ Alessandro Manzoni a ➔ Giovanni Verga fino ai neorealisti e , a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 3°, pp. 427-468.
Pasolini, Pier ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] 1949 a Roma con Matilde Luberti, ebbe due figli, Giovanni Maria e Maria Francesca.
Giovanissimo collaborò a riviste musicali e del testo nelle due famiglie, proposta da Casella nella sua edizione critica (Bologna 1923).
Secondo Casella infatti, si ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] di alcune consonanti nell’italiano regionale di Bologna, come parametri (accanto al sesso e attenzione alla varietà di italiano utilizzata da segmenti sempre più ampi del mondo , Mari & Ruffino, Giovanni (2005), I rilevamenti sociovariazionali. ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] (106-43 a.C.), e significa «oratore da strapazzo, persona verbosa e saccente» e poi «guida , Dizionario etimologico della lingua italiana, Bologna, Zanichelli (1a ed. 1979-1983 immaginari, Torino, UTET.
Flechia, Giovanni (1871), Di alcune forme de ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] per citare poche modalità, si pensi agli aggettivi derivabili da un nome proprio mediante i suffissi -iano o sig. Bernardoni di Giovanni Gherardini.
Su una la globalizzazione multimediale della comunicazione?, Bologna, CLUEB.
Scotti Morgana, Silvia ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] m’era durata
(Dante, Inf. I, 19-20; cit. da Serianni 1989: 313)
(16) Giovanni non ama situazioni ambigue e poco chiare dal punto di vista a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 1° (La frase. I sintagmi ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...