Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] un naufragio, in quelle acque, di una nave carica di arance, da cui il toponimo.
Solitamente un nome di luogo si mantiene – come Nel nome di luogo Tivoli presso San Giovanni in Persiceto (Bologna) si rintraccia un’interessante testimonianza dei ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] trascritta dal copista Giovanni Malpaghini, ma corretta e completata personalmente da Petrarca negli ultimi giorni , in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Praloran, Marco (2003), Figure ritmiche nell’endecasillabo, ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] davanti a nasale (ad es. catèna, vèntu, òmu, pònte). In sillaba chiusa da -r- la é diviene a (àrba «erba», fàrru «ferro»). Le vocali alla festa del V centenario di Messere Giovanni Boccacci, omaggio di G. Papanti, Bologna, Forni, pp. 471-603 (1a ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] ), l’uso di la quale non preceduto da preposizione (la tua lettera la quale mi .
D’Achille, Paolo (20062), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino (1a ed. 2003).
D’Achille, Paolo
Lo Piparo, Franco & Ruffino, Giovanni (a cura di) (2005), Gli ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] […] lasciò in aguato di fuori da Messina due capitani […], a ffine che […] venissono loro adosso (Giovanni Villani, Nuova Cronica VIII, 75) cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] politico (S. Raffaelli 1997a).
Anche il cinema operò da scuola di lingua per le masse: la produzione Klein, Gabriella (1986), La politica linguistica del fascismo, Bologna, il Mulino.
Lazzari, Giovanni (1975), Le parole del fascismo, Roma, Argileto. ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] Claudio (2002), Da Dante alla lingua selvaggia. Sette secoli di dibattiti sull’italiano, Roma, Carocci.
Nencioni, Giovanni (1988), Settecento, in Storia della linguistica, a cura di G.C. Lepschy, Bologna, il Mulino, 1990-1994, 3 voll., vol. 2°, pp. ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] a scorrere codeste strambissime allegrie (Giovanni Boine, Il peccato, Plausi e torero. Il torero le pagò il biglietto della sala da ballo. Margareth, la donna del torero, non ), Introduzione alla linguistica del testo, Bologna, il Mulino (ed. orig. ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] di /b/ e /ʤ/ intervocaliche, diffusa da Roma in giù) o molto più ridotte di una stessa città, come a Bologna quelli di Borgo San Felice rispetto a Osservatorio linguistico della Svizzera Italiana.
Pellegrini, Giovanni Battista (1960), Tra lingua e ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] (come Raffaello Fornaciari e Giovanni Moise) mostrano maggiore tolleranza circa Amore, in cui disio ed ò speranza”, 17-18)
Da (36) è anche possibile notare che in ➔ italiano ROM dei testi della letteratura italiana, Bologna, Zanichelli (1a ed. 1993). ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...