BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] veneziano Stefano Dandolo, si era recato presso Roberto d'Angiò e Filippo VI di Valois per chiedere aiuti Di essi uno solo sul primato dei papa, è stato pubblicato prima da Giovanni Luyd, con traduzione latina, Oxford 1592, e poi dal Salmasius, in ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] sono illustrati gli avvenimenti del Regno dall'incoronazione di Giovanna I alla partenza di Renato d'Angiò, che segna la definitiva affermazione di Alfonso d'Aragona: ma nelle intenzioni del D., espresse nella dedica al Carafa, la narrazione avrebbe ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] di Spoleto. Il comando fu assunto da Giovanni di Mareri, che batté in ritirata fino a Rieti. Non si fece più alcun tentativo di conquistare Orvieto, con grande vantaggio per il papa e per Carlo d'Angiò.
Il D. rimase sempre fedele a Federico Il e ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Unico figlio maschio di Ludovico (II), signore di Mantova, e di Alda, figlia di Obizzo (III) d'Este, nacque a Mantova nel 1366. Educato da noti istitutori, come [...] e ottenere dal papa Bonifacio IX la legittimazione dei due figli naturali Giovanni e Guido, di cinque e tre anni.
Con il 1392 e Ladislao di Durazzo, vittorioso a Napoli su Luigi II d'Angiò, e il pronto allineamento del duca di Milano al partito ...
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Bizantina, Civiltà
Agostino Pertusi
Il primo problema che ci dobbiamo porre è se D. ebbe una conoscenza concreta e precisa della cultura greco-bizantina. La risposta è in gran parte negativa: D. non [...] ultimi lembi dell'Impero latino d'Oriente è nell'invettiva contro la casa d'Angiò, quando il poeta allude al occidentale. Dei padri greci, come è noto, non sono ricordati che Giovanni Crisostomo (Pd XII 136-137) e Dionigi pseudo-Areopagita (X 115 ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] toscaneggianti e latineggianti. Già nel 1356, sotto il regno di Giovanna I, un piccolo contingente di lettere, indirizzate dalla regina e dal marito Luigi d’Angiò al gran siniscalco Niccolò Acciaiuoli, documenta l’apparizione del volgare meridionale ...
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Milano
Antonio Menniti Ippolito
Il Medioevo
L’attenzione delle Istorie fiorentine (di qui in poi abbreviato nelle citazioni Ist. fior.) alle vicende milanesi è episodica, ma già nelle prime righe, dedicando [...] suoi successori, a quelle del re di Napoli Roberto d’Angiò (capo della fazione guelfa) nonché agli imperatori Enrico Azzone (m. 1339), poi Luchino (m. 1349) e Giovanni (m. 1354). Giovanni divenne arcivescovo di Milano e, alla sua morte, lasciò la ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] d'Italia, XXX (1927), pp. 214-31; Ciò che è vivo nel pensiero politico di Machiavelli, ibid., pp. 359-375; Giovanni Metternich a Mussolini, ibid., 1º ag. 1933; Dante e Roberto d'Angiò in Studi per Dante, Milano 1935; L'epistolario di Letizia Bonaparte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fiorentino Giotto, erede e probabilmente allievo di Cimabue, porta a compimento [...] cappella Peruzzi, in Santa Croce, con le Storie dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, in cui la visione ad angolo delle Seguono gli anni della trasferta a Napoli presso re Roberto I d’Angiò. Del lungo soggiorno (dal 1328 al 1332/1333), forse ...
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FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] di Manfredi, Manfredi Maletta, e morì nel carcere di Carlo d'Angiò nel 1273. Forse F. aveva ancora un'altra figlia di morta dopo il 1307- 10 a Verona, sposò invece Federico Della Scala; Giovanna, nata verso il 1280-85 e morta il 29 dic. 1352, nel ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....