La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] a divertire e distrarre, come denunciavano ➔ Dante e ➔ Giovanni Boccaccio), più che a spiegare e approfondire.
Sono dunque due panegirico e quando la prudenza lo ditterà per le circostanze» (D’Agostino 1989: 183). Il caso è indizio di una ricerca di ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] e lo stesso D’Annunzio prese parte alla realizzazione del film Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone, tra i Darò un milione (1935), Il signor Max (1937) (Ruffin & D’Agostino 1997).
Nonostante gli usi precedenti, non c’è dubbio che il dialetto ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] ), Guthmüller (1989: 227-251, 333-348), Giovanardi (1994), D’Agostino (1995: 573-585) e Porta (1995).
La lingua dei volgarizzamenti originale (Barbato 2001) – dell’umanista napoletano Giovanni Brancati, già traduttore della Mulomedicina di Vegezio ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] dito in bocca; canta una vecchia, il mento sulla mano (Giovanni Pascoli, Orfano, p. 81)
(5) auspice il presidente, Meridiani”.
Fiori e vita di filosafi e d’altri savi e d’imperadori (1979), a cura di A. D’Agostino, Firenze, La Nuova Italia.
Giamboni, ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] Laterza, pp. 37-92.
Coseriu, Eugenio (1973), Lezioni di linguistica generale, Torino, Boringhieri.
D’Agostino, Mari & Ruffino, Giovanni (2005), I rilevamenti sociovariazionali. Linee progettuali, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] dell’Atlante Linguistico Italiano» 31, pp. 59-81.
D’Agostino, Mari (1996), Spazio, città, lingue. Ragionando su Palermo vol. 3° (Le altre lingue), pp. 597-626.
Tropea, Giovanni (1976), Italiano di Sicilia, Palermo, Aracne.
Trovato, Salvatore C. ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] ) Guai a coloro che dicono il dolce amaro o l’amaro dolce (Giovanni dalle Celle & Luigi Marsili 1991: 400)
(67) non per e vita di filosafi e d’altri savi e d’imperadori. Edizione critica (1979), a cura di A. D’Agostino, La Nuova Italia, Firenze ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] Guido (2004), La lingua franca barbaresca, Roma, Il Calamo.
D’Agostino, Alfonso (1994), L’apporto spagnolo, portoghese e catalano, ., Roma, Bulzoni, pp. 341-355.
Pellegrini, Giovanni Battista (1978), Terminologia marinara di origine araba in italiano ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] flegrea; Varvaro (1988), Ruffino (1991), D’Agostino & Pennisi (1995) per l’area palermitana.
Ascoli, Graziadio Isaia (1873), Proemio, «Archivio glottologico italiano» 1, pp. V-XLI.
Abete, Giovanni & Simpson, Adrian (2010), Confini prosodici ...
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GIUSSANI, Carlo
Michele Coccia
Nacque a Milano il 6 nov. 1840 da Giovanni e da Angela Carrera. Compiuti i primi studi a Milano presso il liceo ginnasio S. Alessandro (poi Beccaria), prese parte come [...] 1980 (ne erano state comunque pubblicate alcune edizioni parziali, con aggiornamenti di E. Stampini, 1923, e di V. D'Agostino, 1959).
"Uomo di parte per antichi e saldi convincimenti", animato da una passione politica "gagliarda" (Scherillo, p. 112 ...
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stradone
stradóne s. m. [accr. di strada]. – Larga strada alberata, spec. alla periferia d’una città o anche tra due centri vicini: la stazione è là, in fondo allo s.; nella toponomastica urbana (dove è meno com. di viale): S. Sant’Agostino,...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...