GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] , lettere ed arti, XCIX (1940), pp. 877-879; T. De Marinis, La biblioteca napoletana dei re d'Aragona, II, Milano 1947, ad indicem; P.G. Hamberg, Giovanni Battista da Sangallo, detto il Gobbo e Vitruvio…, in Palladio, VIII (1958), p. 16; R. Brenzoni ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] di due dei maggiori pittori senesi a lui contemporanei, Stefano di Giovanni, detto il Sassetta, e Sano di Pietro.
Non si hanno notizie I suoi committenti furono governanti, per esempio Alfonso d'Aragona, Pio II, privati, ma soprattutto le comunità ...
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D'ARIA (De Ayra, De Aera, de Ayria, D'Auria, de Oria)
Laura Tagliaferro
Famiglia di scultori lombardi attiva a Genova e a Savona tra il 1466 e il 1520 circa, alla quale appartennero Bonino, Giovanni [...] di Gaeta contro l'armata di Alfonso V d'Aragona, che si trova nell'atrio del palazzo Spinola di piazza Pellicceria a Genova.
L'opera venne riferita dall'Alizeri (1876, p. 148) alla scuola dei Riccomanni o a Giovanni Gagini; il Suida (1906, p. 61) la ...
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GIOVANNI di Bartolo da Siena
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo orafo senese documentato dal 1364 al 1404.
Si deve a Müntz (1888, al quale si rimanda per i documenti citati [...] tramandano gli storici, si era recato inviato da Federico III d'Aragona re di Sicilia per comunicare a papa Gregorio XI la sua Siena in un secondo contratto matrimoniale con Augustina, figlia di Giovanni Fei, e in un pagamento per alcuni lavori per la ...
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GIOVANNI di Benedetto da Maiano (Damascene, de la Mayn, Delamayne, Demanyauns, De Mayne, De Molyns), detto Giovanni (II) da Maiano
Francesco Quinterio
Nacque a Firenze nel 1487, figlio secondogenito [...] dell'ancora regnante Enrico VIII e di sua moglie Caterina d'Aragona (Darr, 1980).
Il nome di G. ricorre medaglioni in cartapesta dipinta e dorata, con l'emblema della regina Giovanna Seymour (terza moglie di Enrico VIII), per la "great watching ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] , arabi e latini. L’edificio più antico è S. Giovanni dei Lebbrosi (1071). Dell’epoca di Ruggero II restano: nel funebri dell’imperatrice Costanza, di Federico II, di Costanza d’Aragona, di Ruggero II. Tra gli altri edifici normanni, notevoli ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] l’avvento dei Trastamara con Enrico II; su quello di Aragona, nel 1412, morto senza eredi Martino I, per il compromesso di Caspe, salì il nipote Ferdinando d’Antequera, figlio di Giovanni I re di Castiglia: l’insediamento di una dinastia castigliana ...
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Comune della Sardegna meridionale (133,5 km2 con 149.883 ab. al censimento del 2011, divenuti 151.005 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti cagliaritani), città metropolitana e capoluogo di regione; [...] VIII con l’Atto di infeudazione concedeva a Giacomo II d'Aragona il regno di Sardegna e Corsica perché gli aragonesi di C., fu arrestato insieme al comunista ed ex sardista Giovanni Lay: entrambi sarebbero più tardi passati alla Resistenza con ...
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(sp. Barcelona) Città della Spagna nord-orientale (1.595.110 nel 2007), situata sulla costa mediterranea, fra il delta del fiume Ebro (costa di Ponente) e i Pirenei catalani (costa di Levante), capoluogo [...] del Mediterraneo, e dal sec. 15° B. rivendicò anche una sua politica autonoma.
Dopo la rivoluzione del 1461-72 contro Giovanni II d’Aragona, la città si sottomise nuovamente alla corona e agli inizi del regno di Carlo V fu punto di appoggio di un ...
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Pittore, scultore, architetto (Siena 1439 - ivi 1501). La sua poliedrica attività ha fatto presupporre una giovanile frequentazione dell'ambiente del Taccola, l'Archimede senese, oltre che una più specifica [...] naz.), unica opera firmata, è documentata soprattutto la sua attività d'ingegnere militare e di architetto; dal 1476 alla corte di Urbino Leonardo; presta i suoi servigi a Giovanni Della Rovere, a Ferdinando d'Aragona, duca di Calabria, agli Anziani ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
parzialita
parzialità s. f. [der. di parziale]. – 1. non com. Carattere di ciò che è parziale, cioè non completo (generalm. in contrapp. a totalità): è difficile azzardare previsioni, vista la p. dei dati finora pervenuti; la proposta è stata...