CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] studiare legge a Bologna, dove fu allievo di Giovanni Calderini: con questa scelta, cui non dovette delle note del Vat. Pal. lat. 1820 cfr. però G. Billanovich, Petrarca e Cicerone, cit. sotto); P. de Nolliac, Pétrarque et l'humanisme, Paris 1907, 1, ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] registro colloquiale, si hanno forme del tipo Jean mange pas («Giovanni non mangia»), oppure je sais pas («so mica»). Mica ( dette tavole, le tavole»; lett. «tavole pubbliche [...] quelle tavole» (Cicerone, pro Sall. 42)
In Apuleio (II sec. d.C.) si ...
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DOMINICI, Domenico (Domenico de' Domenichi)
Heribert Smolinsky
Nacque il 15 luglio 1416 a Venezia in una famiglia di origine bresciana, da Piero e da Cristina Seguro di Zante. A probabile che, dopo la [...] le Filippiche, le Epistolae, le Orationes e le opere filosofiche di Cicerone, le Decadi di Livio, le Vitae di Plutarco e le il De astronomia di Geber Hispalensis, nonché le Tabulae di Giovanni di Gmuden.
Il D. ha lasciato numerosi lavori sparsi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Regno di Inghilterra
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Inghilterra è caratterizzata nell’XI e nel XII secolo dalla [...] giusto che si armi il diritto”. Sulla base dei testi di Cicerone, di Seneca, dei Padri della Chiesa, dei giuristi romani saputo che alla guida dei baroni ribelli angioini vi era l’altro figlio Giovanni, muore il 6 luglio 1189 a Chinon, a 56 anni. Il ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] 1491 il C. attese a scrivere, a imitazione del Brutus ciceroniano, un dialogo De hominibus doctis che dedicò a Lorenzo de 6), che la Graziosi propende a identificare con il grammatico Giovanni Antonio Sulpizio di Veroli, vissuto anche a Roma, maestro ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] portata della negazione comprende il complemento alla sua destra:
(11) b. Giovanni è andato a Nizza non per lavoro: ci è andato in vacanza
(c frase: neque ego umquam fuisse tale monstrum ullum puto (Cicerone, Pro Caelio, 12) «né penso che ci sia mai ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] «in ea provincia pecunias magnas collocatas habent» (Cicerone, Oratio pro lege Manilia VII, citato in Tekavčić Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET.
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Buzzati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Coluccio Salutati
Nicola Lorenzo Barile
Accanto al disprezzo e al sospetto con cui una parte della società medievale guardava i mercanti, vi sono anche elogi sulla loro utilità. Si viene a riconoscere [...] vita di puro studio.
Personificato dalla figura di Cicerone, fervente sostenitore della repubblica romana, quello del generazioni precedenti a quella di Salutati, da Brunetto Latini a Giovanni Villani (1280 ca.-1348), si erano fatti sì interpreti ...
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Nabide
Giorgio Cadoni
Re di Sparta, s’impadronì del potere con l’inganno nel 206 a.C., succedendo a Macanida nella tutela del giovane Pelope, figlio del re Licurgo. Dopo la morte di Pelope, che si sospetta [...] Veronese e inclusa nella raccolta delle Vite curata da Giovanni Antonio Campano, più volte ristampata dopo il 1470, avrà per certo condiviso la sdegnata condanna di Livio e di Cicerone. Pertanto non gli sembrò che le riforme che avevano consentito ...
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SABATINI, Andrea detto anche Andrea da Salerno
Andrea Zezza
– Nacque probabilmente verso il 1490 e fu attivo a Napoli e in Campania fino al 1530.
Bernardo De Dominici ne colloca la nascita «circa gli [...] raffigurante la Madonna col Bambino tra i ss. Pietro e Giovanni Battista ora nel Museo di palazzo Lanfranchi a Matera ( di O. Morisani, Napoli 1941, pp. 28 s.); J. Burckhardt, Il Cicerone, Basel 1855 (Firenze 1952), p. 1024; A. Caravita, I codici e ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: venite, venite, non temete (Fior....