DIZIANI, Gaspare
Sergio Claut
Figlio di Giustina e Giuseppe "De Ciano", nacque a Belluno il 24 genn. 1689; fu allievo in patria di Antonio Lazzarini, ultimo interprete provinciale, ma non spregevole, [...] ad esempio, il soffitto della Scuola di S. Giovanni Evangelista a Venezia dipinto nel periodo 1760-1762. Le Zatta (Venezia 1757) della Divina Commedia, in cui otto canti dell'Inferno furono illustrati con altrettante incisioni dell'artista, e le ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] orme del padre, pubblicò versi: Prime rondini (Firenze 1898), Canti di sogno (Roma 1926), Liriche del nostro tempo, in del sec. XIX, Imola 1895, passim; A. Graf, Anime di poeti: Giovanni Bertacchi e Giulio Orsini, in Nuova Antologia, 1° apr. 1904, pp. ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] . 1612...; cfr. A. Giuliana Alajmo, G. Lasso e i Quattro Canti, in Giglio di Roccia [Petralia Sottana], 1963, 21, pp. 1- Madonna dolente a sinistra e a destra la Maddalena e s. Giovanni; ripresa dal Cristo morto del Mantegna (Milano, Brera), la ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] del C. tra malati e prove cliniche fa riferimento il Giovanni Episcopo di D'Annunzio; ma quegli studi universitari non lo la inserì nel suo vasto repertorio di letture per la elaborazione dei Canti orfici.
Nel 1901 il C. tornò a Roma, presso la ...
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DAZZI, Arturo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 genn. 1881.
Il padre, che era proprietario di cave di marmo e aveva un laboratorio per [...] da far emergere la linea di contomo. La raffigurazione, divisa in "Canti" - della "Gioia", della "Danza", della "Vendemmia", della " altorilievo di intonazione scenografica per la chiesa di S. Giovanni Bosco al Tuscolano, a Roma, su commissione dell' ...
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ALALEONA, Domenico
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Compositore e musicologo, nato a Montegiorgio (Ascoli Piceno) il 16 nov. 1881. Allievo, nella sua città, di A. Bernabei ed altri, iniziò quasi da fanciullo la sua attività musicale [...] italiane nei secoli XVI e XVII, e il loro rapporto con i canti profani, in Riv. mus. Italiana, 1909, fasc. 1, 1919, e la trascrizione ed interpretazione di madrigali e canzoni di Giovanni Pierluigi di Palestrina, O. Vecchi, A. Banchieri, L. Marenzio ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] mezzo manca la parabasi e il c. è ridotto a intermezzo di canti e danze.
Presso i Romani il c., tratto sulla scena, comparve Marco, a Venezia, nel 16° sec., all’epoca di Andrea e Giovanni Gabrieli e del fiammingo A. Willaert, introdusse l’uso di c. ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] più ariose e limpide, le chiese dei Frari e di S. Giovanni e Paolo non differiscono da quelle di Santa Anastasia e del delle case. Per San Martino, in alcuni quartieri anche di Venezia, si canta la questua sotto le case: In sta casa ghe xè de tuto - ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] fissati su uno stativo e dotati di alidada. Soltanto Giovanni de Muris, a proposito dell'osservazione dell'altezza meridiana ecc.), o erano usati per conferire una certa vivacità al canto. Le campane erano messe in vibrazione da un martello che ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] 5, 33); una in Luca (Lc. 9, 8); nessuna in Marco e Giovanni, ove mancano del tutto sia vetus sia novus, ed è fatto ovviamente notevolissimo; appare assai più intenzionale. La scultura, d'altro canto, riappare di fatto sotto l'influsso di quella antica ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...