Poeta (n. Volterra - m. 1614 mentre navigava verso Napoli). Sacerdote, fu segretario di Virginio Orsini duca di Bracciano. Lasciò una favola pastorale, l'Astrea (1594); una favola piscatoria, Amaranta [...] santi Carissimo, Dolcissimo e Crescenzio (1612); una commedia, La fida turca (1614); quattro favole sceniche. Pubblicò anche i due primi canti di un poema, Il Colombo. In tutti i suoi scritti è evidente l'imitazione sia di Guarini sia di Ariosto, ma ...
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Musicista (Montepeloso, oggi Irsina, 1575 circa - Napoli 1647). Maestro di cappella presso la corte di Napoli (1603-16 circa). Compose molte musiche sacre: messe, mottetti, salmi, completorî, madrigali, [...] arie, villanelle, ecc., e inoltre due libri di Ricercate, Canzoni francesi, Capricci, Canti fermi, ecc., per organo (1603-15). È uno dei maggiori rappresentanti della tradizione organo-cembalistica napoletana, che T. fonde con influssi delle scuole ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...