GADDI, Gaddo
Ada Labriola
Figlio di Zanobi, originario di Firenze, fu attivo come pittore tra XIII e XIV secolo. Fu il capostipite di un'importante famiglia trecentesca di artisti, come attesta il triplice [...] Bellosi (1988) la attribuisce a Corso di Buono; il riferimento al G. è accolto dal M. Giusti, I mosaici della cupola, in Mirabilia Italiae. Il battistero di S. Giovanni a Firenze, Modena 1994, pp. 281-342; A. Tartuferi, in Enciclopedia dell'arte ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Primogenito dei sei figli di Alvise del procuratore Nicolò e di Chiara Nani di Giovanni, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Stae il 14 genn. 1718. La figura [...] aveva posto sotto accusa il sistema educativo vigente, nel quale i riformatori dichiaravano non esserci "che poco o nulla di buono", consumandovisi il tempo "in una perpetua grammatica latina…, in uno studio di vocaboli e precetti che non servono mai ...
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BALBIANI, Celestino
Silvana Simonetti
Nacque a Milano il 24 sett. 1880 da Natale, noto organaro. Appresa l'arte organaria dal padre, il B. poté poi valersi, insieme con il fratello Luigi (nato a Milano [...] una chiesa di Sydney (Australia); cappella delle suore del Buon Pastore a Roma, collaudato e inaugurato da M. Perosi; da A. Bambini, C. Chiesa e Surbone; 1941, S. Giovanni a Porta Latina in Roma; 1950, organo principale della basilica della Santa ...
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POLDI PEZZOLI, Gian Giacomo
Lavinia Galli
POLDI PEZZOLI, Gian Giacomo. – Gian Giacomo Poldi Pezzoli d’Albertone nacque a Milano il 27 luglio 1822, secondogenito, dopo Matilde, di Giuseppe e Rosina Trivulzio.
Il [...] , come Botticelli, Mantegna, Cosmè Tura, Carlo Crivelli, Giovanni Bellini, Piero del Pollaiolo, ma anche le opere più di medio formato perché destinate al collezionismo privato, in buono stato di conservazione e spesso firmate, si allineavano al ...
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LA VALLE
Luciano Buono
Famiglia di organari palermitani attivi in Sicilia nei secoli XVI e XVII, in stretti rapporti con l'ambiente musicale isolano che proprio nel tardo Rinascimento vide il fiorire [...] argento, con altri colori, con il cielo stellato e il suolo [cantorie] ben effigiato dalle storie delle Sante Vergini" (cit. in Di Giovanni, pp. 82 s.).
Tanta era la bellezza degli strumenti e la fama del loro artefice che anche il papa Paolo V, "il ...
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CURIA, Francesco
Francesco Abbate
Il percorso artistico di quello che possiamo senz'altro'considerare il più grande pittore della seconda metà del Cinquecento in tutta l'Italia meridionale, è ancora [...] Lionardo detto il Pistoia; sinché venuto poi nella cognizione del buono, sentendo ogni giorno lodare l'opere di Rafaello, s'invogliò Trencha (dedicata alla Madonna dell'Arco) in S. Giovanni a Carbonara.
Un dipinto che i committenti avranno chiesto ...
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DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] investitura del suo successore Domenico Cavalcanti, conferma il buono stato materiale della diocesi.
Per contro, sul piano Pentecoste, Ascensione, Corpus Domini) e una per la Vergine, S. Giovanni Battista e i SS. Pietro e Paolo.
Voleva che tutte le ...
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GIGLIOLI (Gilioli), Alfonso
Maria Pia Paoli
Nacque a Ferrara nel 1574 dal conte Scipione, di famiglia patrizia che anticamente si denominava dei Pellizzari, o Pellicciari. Zio paterno del G. era Girolamo [...] ramo di Carlo di Giovanni di Carlo, registrato nel 1597 come abitante nel quartiere di S. Giovanni), ebbe un peso fatto sapere al G. che il cardinale Barberini lo giudicava "troppo buono per Firenze" e più utile nella nunziatura che altrove.
L'azione ...
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BUCCIO
Clara Gennaro
Nacque nella prima metà del XIV sec. a Pietralunga (diocesi di Perugia) da Giovanni o Giovannetto; ègeneralmente considerato della famiglia Bonori, anche se questo cognome apparirà [...] . di Città di Castello, Rogiti di Benedetto di ser Pace, f.18r) e quindi Giovacchino di ser Vanni "decretalista buono", come lo definisce Giovanni Colombini in una sua lettera (Lettere, II, p. 85).
Il cardinale Albornoz trovò in B. un uomo di fiducia ...
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JACOPO da Bologna
Giuliano Di Bacco
Compositore, attivo intorno alla metà del XIV secolo, insieme con Giovanni da Cascia e un maestro Piero, non meglio identificato, fu considerato dai contemporanei [...] cinquant'anni, che "benché sia antico" è ancora "molto buono" (cfr. Debenedetti; Nádas).
J., che con la sua 177; O. Huck, Comporre nel primo Trecento. Lo stile nei madrigali di Piero, di Giovanni e di J., in Kronos, II (2001), pp. 71-86; Die Musik in ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
overperformare (over performare) v. tr. In economia, e anche in senso estensivo (specialmente nel giornalismo sportivo), rendere più del previsto, offrire una prestazione superiore alle aspettative; sovraperformare. ◆ Nell’esercizio 2016 e nel...